“Se Dante tornasse al mondo, e riscrivesse la Commedia, si può tener per sicuro che Michele Scotto non sarebbe più posto da lui in quella bolgia, tra quei dannati, quando pure il poeta rinascesse così buon cattolico quale già fu, e così inclinato a certe credenze come un cattolico non può quasi non essere; ma dato il tempo in cui il poeta visse e fu composto il poema; data la celebrità grande di cui Michele Scotto ebbe a godere in quel tempo, e le ragioni e l'indole di tal celebrità, era assai difficile, per non dire impossibile, che il poeta non ponesse il filosofo a quella pena.”

—  Arturo Graf

Origine: Citato in Miti, leggende e superstizioni del Medio Evo, p. 337, Bruno Mondadori Editore, 2002.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Arturo Graf 27
poeta, aforista e critico letterario italiano 1848–1913

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“Dante rivive intero nell'opera sua. Perciò la Divina Commedia è molto più che lIliade. Omero è assente dall'opera sua, non è che un nome, un'ombra vana; e la Commedia è invece la grande, l'immortale voce di Dante: os magna sonaturum.
Chi ha messo alla pari Dante e Shakespeare, ha discorso da esteta; ma ha mostrato di non comprendere la ragione complessa dell'eccellenza di Dante uomo-poeta, a cui s'inchinano, con così stupendo consenso, tutte le nazioni colte del mondo, gareggiando nel tributargli onore i vinti e i vincitori di ieri, i potenti di oggi e quelli di domani, dal Belgio e dalla Francia alla Germania, dall'Inghilterra al Giappone e agli Stati Uniti.
Dante è esso medesimo un'affascinante opera d'arte, e la Commedia non è che la sua espressione vocale. Egli è, come con l'usata felicità disse il De Sanctis, nello stesso tempo l'Omero e l'Achille del suo mondo poetico. Nessuno dei personaggi del gran dramma oltramondano riesce a interessarci a sé così lungamente come la persona del poeta, attore e narratore insieme. (da Dante”

Michele Scherillo (1860–1930) docente e politico italiano

Commemorazione secentenaria), Emporium, Vol. LIII, n.º 315, marzo 1921, p. 128 https://archive.org/stream/emporium5354berguoft#page/n153/mode/2up
Origine: Gli stessi concetti, a volte con frasi uguali o simili, erano già apparsi in Michele Scherillo, Le origini e lo svolgimento della letteratura italiana. Vol. I, Ulrico Hoepli, Milano, 1919, pp. 80 sgg. https://archive.org/stream/leoriginielosvol01sche#page/80/mode/2up

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“Non si può capire nulla di Napoleone se non si vede in lui un poeta, un incomparabile poeta in azione. Il suo poema è tutta la sua opera, e non c'è chi l'uguagli.”

Léon Bloy (1846–1917) scrittore, saggista e poeta francese

da cap. XIV La guardia indietreggia!..., p. 135
L'anima di Napoleone

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“Si può imparare più su come scrivere poesia da Dante che da qualunque poeta inglese.”

Thomas Stearns Eliot (1888–1965) poeta, saggista e critico letterario statunitense

Origine: Da Dante.

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“Sono così abbagliata dalla celebrità | baby perché mi fai scoppiare il cuore.”

Lady Gaga (1986) cantautrice e attivista statunitense

da Starstruck n.º 9

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“Quando un uomo non ha l'estro del poeta ha molte probabilità di essere un poema.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Variante: "Quando un uomo non ha l'estro del poeta ha molte probabilità di essere un poema."
Origine: Il Club dei Mestieri Stravaganti, p. 49

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“Michela da troppo tempo indossava la mia curiosità.”

Il giorno in più

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“Si può essere poeta e avere i capelli corti. Si può essere poeta e pagare regolarmente l'affitto. Si può essere poeta e fare l'amore con la propria moglie.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

2 gennaio 1890; p. 33
Diario 1887-1910

“[…] l'operazione fatta in questi anni da Benigni è stata proprio questa: trasformare Dante in un autore "politically correct". […] Infatti Benigni, per renderlo digeribile al delicato stomaco della sinistra salottiera, ha "appannato" il vero Dante, quello "politicamente scorretto", scomodo e urticante. […] Oggi il vero Dante, redivivo, sarebbe letteralmente schifato e considerato quasi un appestato, sia nelle curie ecclesiastiche che in quelle laiche, come del resto gli accadde in vita. […] Ma il Poema sacro […] contiene pure un'impressionante e "spudorata" serie di violazioni del politically correct, tale da fare impallidire l'odierna mentalità dominante. […] Infine, come se non bastasse, condanna con parole di fuoco diversi papi del suo tempo, mettendoli all'inferno e sparando a zero sulla corte pontificia, pur professandosi cattolicissimo. Anzi, proprio perché cattolico. Cosa che oggi, in tempo di bigottismo imperante, sarebbe ritenuta inammissibile: ma lui era cattolico, non clericale, né papolatra, mentre oggi tutti sono clericali e papolatri, senza però professare la fede cattolica. […] Dante non fu solo il più grande dei poeti, ma – essendo davvero cristiano – fu un uomo libero. E per questo scomodo.”

Antonio Socci (1959) giornalista e scrittore italiano

10 marzo 2015
Libero
Origine: Citato in Il (vero) Dante che non sentite da Benigni http://www.antoniosocci.com/il-vero-dante-che-non-sentite-da-benigni/, Lo Straniero, 10 marzo 2015.

“Si può essere grande poeta senza aver scritto un sol verso.”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Don Liberato si spassa, p. 12

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