Origine: Universo, terra, uomo, pp. 142-143
“L'uomo dell'antica Atlantide possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi.”
Origine: Universo, terra, uomo, p. 17
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2010, p. 43
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Origine: Universo, terra, uomo, p. 23
La negritudine, p. 60
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Origine: Universo, terra, uomo, p. 179
citato in Augusto Del Noce, Perché l'"imprimatur" del teologo inquieto http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1979/n.130/3, Il Tempo, 20 maggio 1979