citato in Cav: chi vota la sinistra scorda cervello a casa, Libero-news, 25 maggio 2011
“Comincia a farsi strada faticosamente la consapevolezza che la regolamentazione delle funzioni e della stessa carriera dei magistrati del pubblico ministero non può essere identica a quella dei magistrati giudicanti, diverse essendo le funzioni e, quindi, le attitudini, l’habitus mentale, le capacità professionali richieste per l’espletamento di compiti così diversi: investigatore a tutti gli effetti il pubblico ministero, arbitro della controversia il giudice. Su questa direttrice bisogna muoversi, accantonando lo spauracchio della dipendenza del pubblico ministero dall’esecutivo e della discrezionalità dell’azione penale che viene puntualmente sbandierato tutte le volte in cui si parla di differenziazione delle carriere. Disconoscere la specificità delle funzioni requirenti rispetto a quelle giudicanti, nell’anacronistico tentativo di continuare a considerare la magistratura unitariamente, equivale paradossalmente a garantire meno la stessa indipendenza ed autonomia della magistratura.”
Origine: Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Giovanni Falcone, interventi e proposte (1982 1992), pagina 179.
Argomenti
ministero , funzione , pubblico , magistratura , magistrato , carriera , regolamentazione , spauracchio , direttrice , differenziazione , investigatore , esecutivo , controversa , controversia , attitudine , dipendenza , stesso , identica , autonomia , autonomo , arbitrio , indipendenza , arbitro , richiesta , consapevolezza , tentativo , giudice , compito , effetto , azione , rispetto , strada , meno , bisogno , essere , capacità , discrezionalità , volte , penaleGiovanni Falcone 22
magistrato italiano 1939–1992Citazioni simili
Origine: Citato in E il supergiudice sbottò Falcone? Era un cretino http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/30/il-supergiudice-sbotto-falcone-era-un.html, la Repubblica, 30 giugno 2001.
ottobre 2005
Lettere al Corriere, Corriere della Sera
da Signori entra il lavoro. Tutti in piedi, 17 giugno 2011
“L'arbitro è un po' magistrato e un po' sacerdote.”