“Comincia a farsi strada faticosamente la consapevolezza che la regolamentazione delle funzioni e della stessa carriera dei magistrati del pubblico ministero non può essere identica a quella dei magistrati giudicanti, diverse essendo le funzioni e, quindi, le attitudini, l’habitus mentale, le capacità professionali richieste per l’espletamento di compiti così diversi: investigatore a tutti gli effetti il pubblico ministero, arbitro della controversia il giudice. Su questa direttrice bisogna muoversi, accantonando lo spauracchio della dipendenza del pubblico ministero dall’esecutivo e della discrezionalità dell’azione penale che viene puntualmente sbandierato tutte le volte in cui si parla di differenziazione delle carriere. Disconoscere la specificità delle funzioni requirenti rispetto a quelle giudicanti, nell’anacronistico tentativo di continuare a considerare la magistratura unitariamente, equivale paradossalmente a garantire meno la stessa indipendenza ed autonomia della magistratura.”

Origine: Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Giovanni Falcone, interventi e proposte (1982 1992), pagina 179.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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Origine: Citato in E il supergiudice sbottò Falcone? Era un cretino http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/30/il-supergiudice-sbotto-falcone-era-un.html, la Repubblica, 30 giugno 2001.

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