“Distinguo quindi fra l'Io e il Sé, in quanto lIo è solo il soggetto della mia coscienza, mentre il Sé è il soggetto della mia psiche totale, quindi anche quella inconscia […]. Nelle fantasie inconsce il Sé appare spesso come una personalità di grado superiore o ideale: così Faust in Goethe e Zarathustra in Nietzsche.”

Ma, nello studiare la filosofia delle Upanishad, in noi cresce l'impressione che il completamento di questo percorso non è proprio il più semplice dei compiti. La nostra arroganza occidentale verso queste intuizioni del pensiero indiano è un segno della nostra barbara natura, che non ha il più remoto sentore della sua straordinaria profondità e sorprendente accuratezza psicologica. Siamo ancora così ignoranti che abbiamo effettivamente bisogno di leggi dall'esterno, e di una tavola della legge o di un Padre sopra, per mostrarci ciò che è buono e ciò che è giusto fare. E dato che siamo ancora barbari, qualsiasi fiducia nella natura umana ci sembra un naturalismo pericoloso e immorale. Perché questo? Perché sotto la sottile patina della cultura barbara, la belva selvaggia è pronta all'agguato, giustificando ampiamente la sua paura.
But, as we study the philosophy of the Upanishads, the impression grows on us that the attainment of this path is not exactly the simplest of tasks. Our Western superciliousness in the face of these Indian insights is a mark of our barbarian nature, which has not the remotest inkling of their extraordinary depth and astonishing psychological accuracy. We are still so uneducated that we actually need laws from without, and a task-master or Father above, to show us what is good and the right thing to do. And because we are still such barbarians, any trust in human nature seems to us a dangerous and unethical naturalism. Why is this? Because under the barbarian's thin veneer of culture the wild beast lurks in readiness, amply justifying his fear.
Tipi psicologici (1921)
Origine: Citato in A Tribute to Hinduism http://www.hinduwisdom.info/quotes61_80.htm#Q79.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero 1875–1961

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Carl Gustav Jung (1875–1961) psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero

Origine: La psicologia dei processi inconsci (1917), p. 58; 1997

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“La Persona è il modo in cui il soggetto è visto dal mondo. L'Anima […] come viene vista dall'inconscio collettivo.”

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“Rigorosamente parlando, anche ciò che a noi appare inanimato e materiale è un'esistenza che si partecipa della nostra esistenza, un modo di coscienza che si partecipa della nostra coscienza, un soggetto che comunica col nostro soggetto.”

Piero Martinetti (1872–1943) filosofo italiano

Origine: Da Scritti di metafisica e di filosofia della religione, Edizioni di comunità, 1976, vol. I, p. 181.

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