“Dei nuovi poeti: è così raro che un uomo afferri se all'orizzonte sia una finestra d'ufficio a brillare, o se lì stia per sorgere un grande corpo celeste. (E quando quest'ultimo poi orbita in alto, essi riposano nelle loro alcove coperte, e rantolano, e sognano dei grassi zamponi delle segretarie; o che non hanno superato gli esami di maturità): per chi scrivono di fatto i poeti? Per l'unico loro simile su centomila? (Perché anche quei pochi su diecimila, che potrebbero semmai essere interessati, i contemporanei non li scoprono affatto, e sono fermi nel migliore dei casi a Stifter).”
Noo!: io scrittore mai! (E il "kitsch nazionalistico" è una pecora bianca: il nazionalismo è sempre kitsch!). (p. 92)
Dalla vita di un fauno
Argomenti
alcova , alto , bianco , contemporaneo , coperto , corpo , essere , fatto , finestra , grande , grasso , interessato , miglioria , nazionalismo , orbita , orizzonte , pecora , raro , scrittore , segretario , simile , ufficio , ultimo , unico , uomo , maturità , kitschArno Schmidt 22
scrittore e traduttore tedesco 1914–1979Citazioni simili

da Io sono un uomo libero, n. 9
Esco di rado e parlo ancora meno
lettera al fratello, Napoli, 28 novembre 1943, in Doppio diario, Einaudi, 1975

“Io sono come Joyce, Pascoli, Leopardi e Pasolini. È il destino dei grandi poeti essere dileggiati.”