“Essere a casa propria nel mondo della cultura significa essere a casa propria in molti mondi, in molti linguaggi: significa trovarsi a casa propria nella storia delle idee, nella letteratura, nella musica, nelle arti. Richiede erudizione e la capacità di cogliere i rapporti tra i diversi mondi: il nexus.”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia
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scrittore e saggista francese 1929–2020

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“Tanto tempo fa, molti dei piccoli inferni che si svolgevano nei campi proprio vicino a casa mia mostravano la gioia del vivere, instancabilmente e nonostante tutto.”

Osamu Tezuka (1928–1989) fumettista, animatore e regista giapponese

Origine: Da Salviamo il pianeta di vetro; citato in AA.VV., Osamu Tezuka: Una biografia manga, vol. 1, traduzione di Marta Fogato, Coconino press, Bologna, 2000, p. 106. ISBN 888806303X

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“Il popolo della Padania condivide con quello del Tibet l'aspirazione ad essere ciascuno padrone a casa propria.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

citato in Tibet-Padania, sfida per la «Libertà» http://www.corriere.it/cronache/08_maggio_05/tibet_padania_b07aa58c-1a81-11dd-b32c-00144f486ba6.shtml, Corriere della sera, 5 maggio 2008

“Portare la nave a Genova è sempre speciale perché per noi significa essere a casa, nella città dove Costa [Crociere] ha le sue radici.”

Michael Thamm (1963)

Origine: Citato in Genova tiene a battesimo Costa Diadema, la nuova ammiraglia http://www.agi.it/economia/notizie/genova_tiene_a_battesimo_costa_diadema_la_nuova_ammiraglia-201411071426-eco-rt10126, Agi.it, 7 novembre 2014.

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“[…] Lui pensava, davvero, che gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli quindi da se stessi) e che questo è l'unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacché se solo si azzardassero a rientrare in casa (e ad essere se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, destinata ad essere spazzata via dal mare dell'Aperto, e il rifugio si tramuterebbe in trappola mortale, ragione per cui la gente si affretta a riuscire sulla veranda (e dunque da se stessa), riprendendo posizione là solo dove le è dato di arrestare l'invasione del mondo, salvando quanto meno l'idea di una propria casa, pur nella rassegnazione di sapere, quella casa, inabitabile. Abbiamo case, ma siamo verande, pensava.”


Variante: […] Lui pensava, davvero, che gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli quindi da se stessi) e che questo è l'unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacché se solo si azzardassero a rientrare in casa (e ad essere se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, destinata ad essere spazzata via dal mare dell'Aperto, e il rifugio si tramuterebbe in trappola mortale, ragione per cui la gente si affretta a riuscire sulla veranda (e dunque da se stessa), riprendendo posizione là solo dove le è dato di arrestare l'invasione del mondo, salvando quanto meno l'idea di una propria casa, pur nella rassegnazione di sapere, quella casa, inabitabile. Abbiamo case, ma siamo verande, pensava. […]

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