“Nero, di legno, con l'ante serrate
son da quando m'han preso a sassate.
A mille conservo sudice lenti
da quando m'è occorso quell'accidenti.
Di supposte e pillole io faccio a meno:
son d'occhiali sporchi un armadio pieno.”

Danzelot lo Spaccasillabe
La città dei libri sognanti

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 26 Febbraio 2024. Storia
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scrittore, sceneggiatore e fumettista tedesco 1957

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“Un regno | con un solo soldato | che cercava le streghe, | voleva cacciarle a sassate; | un regno | che ogni giorno viveva | di mille e mille e mille | "c'era una volta".| Se | non m'avessero detto mai | che le fiabe son storie non vere, | ora là io sarei.”

Luigi Tenco (1938–1967) cantautore italiano

da Il mio regno, n. 5
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Origine: Una variante, una versione uscita postuma nel 1969 presenta alcuni versi leggermente differenti: «ogni dì riviveva» e, nel finale, «il mio regno ora avrei». Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 41.

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“Dentro di noi c'è un libro bianco e nero | che io mi fermo a leggere ogni tanto | quando non son sicuro del sentiero, | perché è lì che è scritto tutto quanto!”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

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“Son stati giorni che han lasciato il segno e stare al mondo è già di più un impegno.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

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Arrivederci, mostro!

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“Addetti servi alla celeste corte | sono poveri e ricchi. Oh! bisognosi | quelli ne son di più che han miglior sorte.”

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Origine: I più ricchi e potenti quaggiù. (Nota di Italo Pizzi a p. 52)

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