“Quello che chiedo è solo di avere un tempo tutto mio, in cui non sono costretto a parlare, ascoltare, sorridere. Un tempo in transito, durante il quale le cose possano cambiare, immerse nel silenzio. Movimenti di panorami come una pellicola che mi scorre dentro, fondendo il paesaggio interiore con quello esteriore, facendone un'unica cosa. Una cosa che non è possibile condividere. Appartiene solo a me. In quell'attimo. Per quello che vedono i miei occhi, per le sensazioni che mi attraversano.”
Origine: Il corridore, p. 38