“Il lavoratore diviene un rivoluzionario non accentuando le proprie caratteristiche di operaio, ma proprio liberandosene […]. Il lavoratore diviene un rivoluzionario quando si libera del proprio 'operaismo', quando giunge a detestare il proprio ruolo di classe senza mezzi termini, qui e ora, e quando comincia a scrollarsi di dosso quei caratteri che i marxisti più gli ammirano – l'etica del lavoro, la struttura caratteriale derivante dalla disciplina industriale, il rispetto per la gerarchia, l'obbedienza ai capi, il consumismo, le scorie del puritanesimo. In questo senso, il lavoratore diviene un rivoluzionario nella misura in cui si libera del proprio ruolo di classe e acquista una coscienza di non-classe. (Ascolta, marxista!”
Listen, Marxist!, 1969), pp. 124-125; citato in Varengo 2007, p. 137
Post-Scarcity Anarchism
Argomenti
acquisto , ascolto , carattere , caratteristica , citata , classe , consumismo , coscienza , disciplina , dosso , etica , gerarchia , industriale , lavoratore , lavorio , lavoro , misura , obbedienza , opera , operaio , puritanesimo , rispetto , rivoluzionario , ruolo , scoria , senso , struttura , termine , ora , proprio , libero , mezziMurray Bookchin 30
scrittore statunitense 1921–2006Citazioni simili

21 dicembre 2016 https://twitter.com/vittoriozucconi/status/811611593767354369
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“Se si ama il proprio dolore, esso diviene voluttà.”
da Aline et Valcour

“È proprio quando si crede che sia tutto finito, che tutto comincia.”
da Il giro del cielo
Variante: È proprio quando si crede che sia tutto finito, che tutto comincia. (da Il giro del cielo)

Origine: Per una storia dei bisogni, Invece dell'istruzione, p. 109

“Che se il me è odioso, amare il proprio prossimo come se stessi diviene un'atroce ironia.”
Tel Quel