“Ognuno è la lingua che parla. E se Dio vuole parlare a tutti gli uomini per l'eternità si è fottuto da solo, perché gli uomini si esprimono in lingue mutevoli, transeunti, effimere come tutti loro, mentre Lui è unico, immobile, atemporale, imperturbabile, immodificabile, eterno.”

Origine: La puttana di Babilonia, p. 69

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
Argomenti
dio , uomini , effimero , eterno , immobile , lingua , unico
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Fernando Vallejo 19
scrittore, regista e sceneggiatore colombiano 1942

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“La verità la troverai nello specchio, non nelle lingue degli uomini.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

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“[Su Arsène Wenger] Dicono sia un uomo intelligente. Solo perché parla cinque lingue? Conosco un ragazzino di 15 anni della Costa d'Avorio che parla cinque lingue!”

Alex Ferguson (1941) allenatore di calcio e ex calciatore scozzese

Origine: Citato in Sir Alex, baronetto senza peli sulla lingua: "Inzaghi dev'essere nato in fuorigioco" http://www.gazzetta.it/Calcio/08-05-2013/sir-alex-baronetto-senza-peli-lingua-inzaghi-dev-essere-nato-fuorigioco-20350559994.shtml, Gazzetta.it, 8 maggio 2013.

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“Mi siedo e parlo con Dio | e lui ride di fronte ai miei piani | la mia testa parla una lingua | che non capisco.”

Robbie Williams (1974) cantautore e musicista britannico

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“Mosè ha dato della differenza delle lingue una ragione superlativamente favolosa. Dice che i figli degli uomini, riunitisi, volevano fabbricare una città e, in essa, una gran torre; ma Dio dichiarò: qui bisogna scendere e confondere le loro lingue.”

Flavio Claudio Giuliano (331–363) imperatore romano

E, perché nessuno creda che io voglia darla ad intendere, leggiamo nel testo stesso di Mosè, quel che segue: «E dissero: "Orsù; fabbrichiamoci una città ed una torre, la cui cupola giunga fino al cielo; e facciamoci un nome prima di essere dispersi su tutta la faccia della terra". E scese il Signore a vedere la città e la torre, che i figli degli uomini edificavano. E disse il Signore: "Ecco, essi sono un medesimo popolo, e una medesima lingua hanno tutti; e questo cominciarono a fare; ed ora non resteranno dal compiere tutto ciò che hanno cominciato. Dunque: discendiamo là, e confondiamo la loro lingua, affinché non capisca l'uno la parola dell'altro". E li disperseil Signore Iddio su tutta la faccia della terra, ed essi cessarono di fabbricare la città e la torre».
Poi volete che a questo crediamo; ma voi non credete a ciò che dice Omero degli Aloadi, che tre montagne meditavano di porre l'una sull'altra, «onde fosse ascendibile il cielo». Per me io dico che questo racconto è ugualmente favoloso che quello. Ma voi, che il primo accogliete, per qual ragione, in nome di Dio, respingete la favola di Omero? Poiché questo - credo - uomini ignoranti non lo capiscono: che, se anche tutte le genti che popolano la terra avessero la medesima voce e la medesima lingua, fabbricare una torre che arrivi fino al cielo non potrebbero affatto, quand'anche facessero mattoni di tutta quanta la terra. Mattoni ce ne vorrebbero infiniti di grandezza pari a tutta intera la terra per arrivare al solo cerchio della luna. Ammettiamo pure che tutte le genti si siano riunite parlando una stessa lingua ed abbiano ridotto in mattoni e cavato le pietre di tutta la terra; come potranno arrivare fino al cielo, se anche la loro opera dovesse stendersi più sottile di un filo allungato? In conclusione: voi che stimate vera una favola così evidentemente falsa, e pretendete che Dio abbia avuto paura della unità di voce degli uomini e per questo sia disceso a confonderne le lingue, oserete ancora menare vanto della vostra conoscenza di Dio?
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