“La Religione è la perfezionatrice ed ampliatrice della morale filosofica, ossia dei doveri e della virtù dettati dalla pura ragione o dalla legge naturale dell'onesto.”
Origine: Saggio d'un corso di filosofia, p. 574-575
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Variante: La morale non viene dettata all’uomo da un dio attraverso i profeti e le tavole dei comandamenti. L’uomo detta a se stesso la legge morale in modo assolutamente autonomo.
Origine: Kant non dice che l'uomo può fare ciò che vuole e infatti Piattelli Palmarini ribadirà che l'uomo deve capire da sé fino a che punto spingersi con la libertà.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 24-25

Variante: Kant ha scacciato via come imperfetto e come immaturo ogni precetto morale "dettato dall’alto", cioè ogni regola morale che si possa dimostrare in disaccordo con la ragione.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 25

“La religione deriva dalla ragione e dai principi regolativi della morale.”
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 5, Un appuntino su cosa significa «la religione nei limiti della sola ragione», pp. 81-82

Frammenti d'una filosofia dell'errore e del dolore, del male e della morte

da «Muad'Dib: Le novantanove meraviglie dell'universo», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 379
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