“[riguardo il fratello Herman J. Mankiewicz] Da ragazzo lo adoravo, come solo uno di otto anni può adorare uno di venti. Ma non l'ho conosciuto davvero se non quando l'ho raggiunto ad Hollywood. Non siamo cresciuti come fratelli: per me era una figura paterna. Facevamo vite diverse e avevamo interessi diversi. Giocavamo entrambi, questo avevamo in comune. Lui beveva, e io non bevevo. Per un uomo del suo grande talento era difficile accettare che io, nei termini di Hollywood, avessi successo e lui no. […] Come oratore, non ne conosco di migliori. Come molti grandi parlatori, non era in grado di scrivere altrettanto bene. I suoi problemi personali, più di ogni altra cosa, hanno distrutto la sua carriera. Aveva un carattere molto vivace e litigava spesso con i produttori e con i capi dello studio. Inevitabilmente finiva per dire a tutti quelli con cui lavorava, fossero Harry Cohn o Jack Warner, di «farsi fottere!»”
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regista statunitense 1909–1993Citazioni simili
riferendosi a Marilyn Monroe; citato in Mike Evans, Marilyn, p. 72

2004
Senza piume (Without Feathers), Un esame dei fenomeni medianici

Origine: Citato in Il cinema secondo Van Damme: l'evoluzione del cinema d'azione da Bruce Lee a Bruce Willis, a cura di Simone Bedetti e Lorenzo De Luca, Castelvecchi, Roma, 2000, p. 88. ISBN 8882101851

“Hollywood mi sta facendo grandi cenni con le sue orribili dita.”