“[A Gaio Sempronio Gracco; citato in Cicerone, De oratore, III, 214] Si tramandava che l'oratore avesse pronunciato queste parole in modo così commovente da strappare lacrime ai suoi stessi nemici. Si notino le interrogative retoriche e le figure di suono: l'anafora di quo; le alliterazioni me miser, matrem miseram; gli omeoteleuti miseram… videam… abiectam, ecc.: sono gli stessi procedimenti, tipici dello stile patetico, che abbiamo trovato nella poesia tragica, e in particolare nel celeberrimo lamento di Andromaca in Ennio […]”
Letteratura latina
Argomenti
cicerone , citata , figura , interrogativo , lacrima , lamento , miseria , misero , modo , nemico , oratore , oratorio , parola , particolare , patetica , poesia , procedimento , retorica , stile , suono , tragico , parola-chiave , ecc. , trovataGiovanna Garbarino 6
latinista italiana 1939–2020Citazioni simili
Origine: Citato in Enzo Biagi, 1935 e dintorni, Mondadori, Milano, 1982, p. 29.

Da Carnets; citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

citato in Guglielmo Audisio, Lezioni di eloquenza sacra, Giacinto Marietti, Torino 1870, p. 54

Generati dallo Spirito
fr. 127 Kassel-Austin; citato in I comici greci, a cura di Simone Beta, BUR, Milano, 2009, pp. 73-74
Origine: Da Letteratura Cinese, in Le civiltà dell'Oriente, Casini, Roma, 1957, vol. II, p. 927; citato in Poesie cinesi d'amore e di nostalgia, cura e traduzione di Girolamo Mancuso, Newton Compton, Grandi Tascabili Newton, Roma, 1995<sup>1</sup>, p. 26. ISBN 88-7983-873-3

da "Welcome to The Rock!", in Rat-Man: Vent'anni senza condizionale, ed. Panini Comics, aprile 2009, p. 7