“Rimanemmo così, sulla sommità di quel campo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l'uno all'altra, perché quello era l'unico modo per non essere spazzati via nella notte.” Kazuo Ishiguro libro Non lasciarmi Never Let Me Go
“Cercava sempre, ed era ormai vegliardo. | Cercava ancora, al raggio della vaga | lampada, in terra, la perduta dramma. | L'avrebbe forse ora così sorpreso | con quella fioca lampada pendente, | e gliel'avrebbe con un freddo soffio | spenta, la Morte. E presso a morte egli era! […] | Ed e' vestì la veste rossa e i crudi | calzari mise, e la natal sua casa | lasciò, lasciò la saggia moglie e i figli, | e per la steppa il vecchio ossuto e grande | sparì […].” Giovanni Pascoli (1855–1912) poeta italiano da Tolstoi, in Poemi italici
“Allora, cara» dice Brandy. «Cosa è successo al tuo viso?»Gli uccelli.Scrivo:uccelli. Gli uccelli hanno mangiato il mio viso.E comincio a ridere.Brandy non ride. Brandy dice: «Cosa significa?».E sto ancora ridendo.ero in macchina sull' autostrada, scrivo.E sto ancora ridendo.qualcuno ha sparato una pallottola calibro 30 con un fucile.Il proiettile mi ha strappato l'intera mascella dalla faccia.Ancora ridendo.Sono venuta all' ospedale, scrivo.Non sono morta.Ridendo.Non hanno potuto riattaccarmi la mascella perché i gabbiani l'avevano mangiata.E smetto di ridere.«Cara, la tua calligrafia è terribile» dice Brandy.” Chuck Palahniuk (1962) scrittore statunitense
“A una porta, il cappellino di Elena urtò una portiera mal messa e si piegò tutto da un lato. Ella, ridendo, chiamò Mumps perché le sciogliesse il nodo del velo. E Andrea vide quelle mani odiose sciogliere il nodo su la nuca della desiderata, sfiorare i piccoli riccioli neri, quei riccioli vivi che un tempo sotto i baci rendevano un profumo misterioso, non paragonabile ad alcuno de' profumi conosciuti, ma più di tutti soave, più di tutti inebriante.” Gabriele d'Annunzio libro Il piacere cap. XI, p. 335 Il piacere
“Grazie Roma, | che ci fai piangere e abbracciati ancora. | Grazie Roma, | grazie Roma, che ci fai vivere e sentire ancora una persona nuova.” Antonello Venditti (1949) cantautore italiano da Grazie Roma. n. 8 Circo Massimo
“Ps. ti amo, Holly. E so che anche tu mi ami. Non hai bisogno delle mie cose per ricordarti di me, non hai bisogno di conservarle come prova del fatto che sono esistito e che esisto ancora nella tua mente. Non hai bisogno di mettere i miei maglioni per sentire il mio abbraccio. Io sono già lì, e ti tengo sempre abbracciata.” Cecelia Ahern (1981) scrittrice irlandese Ps: I Love You
“Di Piri Reìs ci restò il «Bahriye» un atlante di quei tempi, ma sia la carta dello scopritore dell'America [Cristoforo Colombo], che le due mappe della Terra che avrebbero dovute essere allegate al volume si riteneva fossero andate perdute… anche perché i suoi ultimi anni di vita furono alquanto confusi.” Luciano Gianfranceschi Un rebus dalla preistoria
“[…] al contrario il presente dell'attore è il più istantaneo, il più stretto. L'attore rappresenta, ma ciò che egli rappresenta è sempre ancora futuro e già passato, mentre la sua rappresentazione è impassibile e si divide, si sdoppia, senza rompersi, senza agire, né patire. Il paradosso del commediante allora si fonda sull'istante in ci deve contemporaneamente anticipare, ritardare, sperare e ricordare.” Gilles Deleuze (1925–1995) filosofo francese da Logica del senso, p. 134
“La giovinezza dell'America è la sua più antica tradizione. A sentirli parlare si direbbe che siano ancora alla prima fanciullezza, mentre in realtà sono già alla seconda o terza.” Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese
“Vi fu un tempo in cui facevi domande perché cercavi risposte, ed eri felice quando le ottenevi. Torna bambino: chiedi ancora.” Clive Staples Lewis (1898–1963) scrittore e filologo britannico