“I mantra, come espressioni linguistiche aconvenzionali, possono essere paragonati, da un lato, ai gridi degli animali, alle interiezioni o alle intonazioni della voce […], e dall'altro canto al linguaggio poetico, che, sebbene si basi sul linguaggio partico e quindi convenzionale, non si esaurisce tuttavia in esso.”

dall'introduzione a Vijñānabhairava. La conoscenza del tremendo, 2002, p. 23

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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orientalista, storico delle religioni e indologo italiano 1930

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“I mantra non sono asserzioni misteriose con significati profondi. Non hanno significato in quanto non sono linguaggio.”

Frits Staal (1930–2012) indologo e filosofo olandese

Origine: Da Discovering the Vedas: Origins, Mantras, Rituals, Insights, 2008; citato nella prefazione a André Padoux, Mantra tantrici. Studi sul Mantraśāstra, prefazione di Gavin Flood, traduzione di Gianluca Pistilli, Ubaldini editore, 2012, p. 10.

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“Ogni ripetizione indefinita [del mantra] conduce alla distruzione del linguaggio; in alcune tradizioni mistiche, questa distruzione sembra essere la condizione delle ulteriori esperienze.”

Mircea Eliade (1907–1986) storico delle religioni e scrittore rumeno

Origine: Lo Yoga. Immortalità e libertà, p. 207

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“Il linguaggio non si riferisce alla generalità dei concetti ma getta le basi di un possesso comune.”

Emmanuel Lévinas (1906–1995) filosofo francese

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