Capitolo XI, L'angelo della morte, pp. 159-160
Robespierre
“Lungi dal chiedere la fine del Governo rivoluzionario, come qualcuno ha detto, egli [Maximilien de Robespierre] raccomandò di mantenerlo, pur insistendo che venisse epurato dei furfanti e dei traditori che si erano infiltrati nelle sue file. Quanto al terrore, egli voleva che se ne alleggerisse il peso nei confronti del popolo, ma che diventasse più giusto e più severo verso gli aristocratici e i nemici della civica virtù.”
Argomenti
aristocratico , confronto , detto , file , fine , furfante , giusto , governo , infiltrato , nemico , peso , popolo , rivoluzionario , terrore , traditore , verso , virtùRené Levasseur 2
1747–1834Citazioni simili

cap II, ed. 1754, p. 103
Essai politique sur le commerce
dalla prefazione al libro Verità e relativismo di Costanzo Preve, Alpina, Torino, 2006
Capitolo XIV, La burocrazia della morte, p. 198
Robespierre

“Robespierre rappresentò, nel periodo del Terrore, la moderazione, l'indulgenza e l'onestà.”
da Etudes dur Robespierre, Paris, 1958