“Dunque anche l'insipiente deve convincersi che almeno nell'intelletto esiste qualcosa di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore, poiché egli lo intende, quando lo sente dire, e tutto ciò che intende esiste nell'intelletto. Ma certamente ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore non può esistere nel solo intelletto. Infatti, se esiste nel solo intelletto, si può pensarlo esistente anche nella realtà e questa allora sarebbe maggiore.”
cap. II, 4
Proslogion
Anselmo d'Aosta 12
teologo, filosofo, monaco e arcivescovo 1033–1109Citazioni simili

cap. IX, p. 409
Sancti Anselmi liber apologeticus contra Gaunilonem respondentem pro insipiente

“Ciò che è portato alla luce dall'intelletto, non può accondiscendere alla falsità.”
Il vero significato del "Signore del Cielo"

cap. V, p. 401
Sancti Anselmi liber apologeticus contra Gaunilonem respondentem pro insipiente

Parerga e Frammenti postumi
Origine: Da Alcune considerazioni sul contrasto; in Parerga e paralipomena, Adelphi, § 67, pp. 128-129.

“Dipingo con tutte le considerazioni che sono convenienti e che il mio intelletto può capire.”