“Certo, per un direttore di giornale, avere sottomano un Travaglio, che su qualsiasi protagonista, comprimario e figurante della vita politica italiana è pronto a fornirti su due piedi una istruttoria rifinita nel minimo dettaglio è un bel conforto. Ma anche una bella inquietudine. Il giorno in cui gli chiesi se in quel suo archivio, in cui non consente a nessuno di ficcare il naso, ci fosse anche un fascicolo intitolato al mio nome, Marco cambiò discorso.”

Origine: Dalla prefazione a Marco Travaglio, Il Pollaio delle Libertà, Vallecchi, Firenze, 1995.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Io voglio ringraziare Travaglio, perché ha detto l'assoluta e pura verità. Assolutamente. La versione che ha dato degli avvenimenti è quella esatta. […] Io ho conosciuto due Berlusconi: il Berlusconi imprenditore privato che comprò Il Giornale -e noi fummo felici di venderglielo, perché non sapevamo come andare avanti- su questo patto: tu, Berlusconi, sei il proprietario de Il Giornale, io, direttore, sono il padrone del Giornale, nel senso che la linea politica dipende solo da me. Questo fu il patto fra noi due. Quando Berlusconi mi annunziò che si buttava in politica, io capii subito quello che stava per succedere. Cercai di dissuaderlo […] ma tutto fu inutile. Dal momento in cui lo decise mi disse: "Ora Il Giornale deve fare la politica della mia politica". Ed io gli dissi: "Non ci pensare nemmeno". Allora lui riunì la redazione come ha raccontato Travaglio -e questo lo fece a mia totale insaputa- e disse: "D'ora in poi Il Giornale farà la politica della mia politica". E a quel momento me ne andai, cos'altro potevo fare? […] Nella mia vita ci sono stati due Berlusconi, completamente opposti […] questo fa parte del ritratto di Berlusconi. […] Come capo politico è quello che io ho conosciuto in quei brutti giorni in cui scorrettamente, nella maniera più scorretta e più volgare, saltandomi, radunò la redazione de Il Giornale per dirgli "Qui si cambia tutto" all'insaputa del direttore. Se questo sembra a Feltri un modo di procedere democratico e civile, è affar suo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

risposta telefonica a Marco Travaglio e Vittorio Feltri durante la trasmissione Il Raggio Verde, 23 marzo 2001

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“Cammino sempre con le spalle al muro | è scomodo come un politico sta con Marco Travaglio in culo.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Qualcuno normale, n. 9
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“Marco Travaglio! Fighetto!”

Natalino Balasso (1960) attore, comico e scrittore italiano

scherzosamente, al programma "Mitiko" di La7, ottobre 2006  data?

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“Balzerò a Milano a conferire col Valussi, per un certo giornale che si vuol fondare con grande solennità, intitolato La Perseveranza.”

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Non ti annoja solo col titolo? Ti annojerà molto più quando tu sappia che altro dei redattori sarà il signor Tenca. A quanto pare, vorrebbero arrolar me per primo attor giovine; ma io temo di non essere fatto per incasermarmi nella redazione d’un giornale e così andrò a rischio di restar sempre un franc chasseur o uno straccivendolo della letteratura. Venderò cenci, ma miei.
Origine: Da Ippolito Nievo, Opere, vol. VI,a cura di Marcella Gorra, Milano, Mondadori, 1981, p. 622. Lettera a Bice Gobio Melzi, da Modena, 11.11.59; corsivo nel testo.

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