“Gli alti pensieri, lo stile acconcio e severo e le scelte ed accresciute parole costituiscono le qualità distintive delle prose dei buoni scrittori del seicento; per le quali la lingua italiana giunse in quel secolo ad un vigore e ad un nerbo, che fra le splendide pompe e le floride eleganze del secolo antecedente non aveva forse saputo acquistare.”

Origine: Sulla eccellenza dei prosatori del secolo XVII, p. 349

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“E quel che fu per secoli coperto, Tutto lo svela a i miei pensier Maria.”

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Origine: Maria, p. 6

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“Non è forse questa parola, "bombardare", che caratterizza il modo della vita umana su questo pianeta nel Ventesimo secolo? Forse altri secoli sono stati altrettanto violenti come il nostro, ma noi che viviamo in questo siamo responsabili del suo presente e del suo futuro.”

Alex Zanotelli (1938) religioso, presbitero e missionario italiano

da No alla guerra. Appello per la pace in Kosovo, 25 aprile 1999, in Korogocho. Alla scuola dei poveri, a cura di Pier Maria Mazzola e Raffaello Zordan, Feltrinelli, 2003

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“[…] David Samojlov, poeta splendido, forse il migliore poeta contemporaneo di tradizione classica, erede diretto della poesia russa del XIX secolo.”

Andrej Dmitrijevič Sacharov (1921–1989) fisico sovietico, premio Nobel per la pace nel 1975

Origine: Memorie, p. 392

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“[Parlando di Francesco di Sales] Vissuto a cavallo tra due secoli, il Cinquecento e il Seicento, raccolse in sé il meglio degli insegnamenti e delle conquiste culturali del secolo che finiva, riconciliando l'eredità dell'umanesimo con la spinta verso l'assoluto propria delle correnti mistiche.”

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dall'udienza del 2 marzo 2011 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2011/documents/hf_ben-xvi_aud_20110302_it.html

“È ormai pacifico essere Carlo Gesualdo, il principe di Venosa, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi; e contendere a Monteverdi (Marenzio, morto a soli quarantasei anni, mancò per pochi mesi l'ingresso nel nuovo secolo) la palma di più importante musicista a cavallo fra Cinque e Seicento, di massimo esponente dell'aurorale Barocco le radici del quale si sprofondano nel linguaggio, nello stile, nella stessa concezione del suono, del pieno Rinascimento.”

Paolo Isotta (1950–2021) critico musicale e scrittore italiano

Origine: Da Il principe della musica che fece uccidere la moglie https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/06/principe_della_musica_che_fece_co_0_9402068236.shtml, Corriere della Sera, 6 febbraio 1994, p. 21.

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