
Origine: Citato in Eugenio Garin, Storia della filosofia italiana, terza ed., Edizione CDE su licenza della Giulio Einaudi editore, Milano, 1989, vol. 2, p. 273.
Origine: Sofonisba, p. 10
Origine: Citato in Eugenio Garin, Storia della filosofia italiana, terza ed., Edizione CDE su licenza della Giulio Einaudi editore, Milano, 1989, vol. 2, p. 273.
“Nascono alcuni al soave diletto, | Nascono alcuni ad infinita notte.”
da Presagi di innocenza; citato in Nadine Gordimer, Il salto, traduzione di Franca Cavagnoli, Feltrinelli, 1992, p. 50
Versi e Canti
“Mangiamo, beviamo, godiamo: dopo la morte non vi è più diletto alcuno.”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli
“Gesù mi dice che nell'amore è lui che diletta me; nei dolori, invece, sono io che diletto lui.”
335, 1995
Epistolario
Atto II, Scena I
Egle
“Così chi d'oltraggiar diletto prende, | Spesso con l'armi sue se stesso offende.”
da Canto degli Ermafroditi, vv. 7-8
Rm 9,25); se solo fossimo sicuri di questo, rinunceremmo immediatamente a tutta la nostra giustizia, a tutta la nostra falsa pietà, a ogni ostentazione forzata, e le deporremmo all'istante come cose empie e non giudicheremmo i nostri peccati come troppo gravi per essere lavati dal sangue di Cristo e la nostra impurità come un carico troppo pesante per il suo amore.
“Necessità 'l ci 'nduce, e non diletto.”
The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno