“[…] Calvesi, che ebbe occasione di frequentare Marinetti nel 1940-41, si occupò del futurismo fin dall'immediato dopoguerra quando questa avanguardia era ancora misconosciuta e osteggiata dai più. Le sue acute e documentate scoperte sui rapporti del futurismo e sul cubismo e l'orfismo; l'approfondita disamina sull'anticipatrice e determinante importanza del nostro movimento sul dadaismo, sul surrealismo e, più recentemente sul neo-dada e sulla pop art; i singoli studi su Boccioni, di cui egli fece, fin dal 1953, un primo catalogo delle opere, e su Balla, su Marinetti, su Sant'Elia e sul secondo futurismo, costituiscono, senza ombra di dubbio, un massiccio e originale apporto di idee e di contributi filologici che la critica ha via via fatto suoi e talvolta fin troppo disinvoltamente, senza badare alla priorità di certe indagini e di talune autentiche rivelazioni.”

Dal Futurismo alla Pop Art

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Marinetti è così decisamente innamorato di sé, dell'eroico e del futurismo da negarsi ad ogni altra esperienza vitale.”

Francesco Grisi (1927–1999) scrittore, critico letterario e giornalista italiano

Origine: La penna e la clessidra, p. 101

“Se il Futurismo si ferma alla pelle dell'individuo, l'Espressionismo fruga nel sangue, nell'anima.”

Origine: Drammaturgia europea dell'avanguardia storica, p. 37

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“La pop art è un modo di amare le cose.”

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