“I selvaggi non si danno cura di dare la caccia alla jena per due ragioni: la prima perché la carne non è nei loro gusti, per quanto depravati; secondariamente perché pensano che la jena possa essere per metà uomo e per metà animale. Non credevo che in tutto il Sudan ci potesse esser questo pregiudizio tanto radicato, ma ho dovuto persuadermene dopo aver parlato con moltissimi capi dei selvaggi. Essi dicono che alcuni uomini, tra quelli che giornalmente vivono in società con gli indigeni, si convertono in jena in sul far della sera ed internandosi nei villaggi come vendicatori di azioni malvagie e quasi strumento della divinità, entrano nei casolari ed uccidono uomini ed animali.”

Origine: Sudan e Gallas, p. 110

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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esploratore e geografo italiano 1850–1881

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“Poiché la legge proibisce di tenere in casa animali selvaggi e gli animali domestici non mi danno alcuna soddisfazione, preferisco non sposarmi.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“In molti uomini la parola precede il pensiero. Essi sanno solamente quel che pensano dopo aver sentito ciò che dicono.”

Gustave Le Bon (1841–1931) antropologo, psicologo e sociologo francese

Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

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“Ci sono molte cose divertenti al mondo: una di queste è l'idea concepita dall'uomo bianco di essere meno selvaggio degli altri selvaggi.”

Mark Twain (1835–1910) scrittore, umorista, aforista e docente statunitense

Imprecazioni d'autore

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“La questione reale è se sia giusto e opportuno che metà della razza umana attraversi la vita in uno stato di subordinazione forzata nei confronti dell'altra metà; se lo stato migliore della società umana sia quello di essere divisa in due parti, una di individui dotati di volontà e di un'esistenza indipendente, l'altra di umili compagne di questi, ciascuna attaccata a uno di essi allo scopo di crescere i suoi figli e rendere la sua casa piacevole per lui. Se questo è il ruolo assegnato alle donne, non è che una forma di gentilezza istruirle per esso e far loro credere che la più grande fortuna che possa loro capitare sia quella di essere scelte da un uomo per questo scopo e che ogni altra carriera che il mondo giudica felice e onorevole sia loro preclusa dalla legge, non delle istituzioni sociali, dalla natura e dal destino. Tuttavia, quando chiediamo perché l'esistenza di metà della specie dovrebbe essere meramente ancillare rispetto a quella dell'altra, perché ogni donna dovrebbe essere una mera appendice di un uomo, non autorizzata ad avere interessi propri in modo che nulla possa compete nella sua mente, con gli interessi e i piaceri di lui, l'unica ragione che ci può essere fornita è che agli uomini piace così. È gradevole per loro che essi vivano per se stessi e le donne per loro: ed essi sono riusciti per molto tempo a far sì che le loro sottoposte considerassero le qualità e la condotta che sono piacevoli per chi le governa le loro virtù appropriate.”

Harriet Taylor Mill (1807–1858) filosofa inglese

da The Enfranchisement of Women, 1851; traduzione di M. Reichlin in Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, Einaudi, Torino, 2001, p. 52

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“È impossibile ottenere una condanna per sodomia da una giuria inglese. Metà dei giudici non crede che possa essere fisicamente compiuta, e l'altra metà la sta facendo.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

citato in Julian L'Estrangel, The Big Book of Sex Quotes, Cassel, Londra

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