“La preghiera di molti alle volte è sterile perché manca di una condizione essenziale: il perdono.”

—  Oreste Benzi

Pane quotidiano – marzo/aprile 2009

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Oreste Benzi photo
Oreste Benzi 88
presbitero italiano 1925–2007

Citazioni simili

Friedrich Nietzsche photo

“Chi perdona ad uno, induce a peccare molti.”
Qui culpae ignoscit uni, suadet pluribus.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

Francesco Grisi photo

“La preghiera è una partecipazione attenta alle cose del mondo, che per il miracolo della preghiera perdono la storia per diventare i necessari passaggi attraverso i quali si compie la salvazione… mentre l'azione rende tutto provvisorio e inutile dopo il consumo, la preghiera rende tutto eterno e necessario.”

Francesco Grisi (1927–1999) scrittore, critico letterario e giornalista italiano

Origine: Da La chiave d'argento, L. Pellegrini, Cosenza, 1984; citato in Alfredo Cattabiani, «La chiave d'argento» per aprire la porta della spiritualità http://www.trapaninostra.it/libri/Biblioteca_Fardelliana/La_Fardelliana_1984_n_2-3/La_Fardelliana_1984_n_2-3-21.pdf, La Fardelliana n. 2-3-21, 1984, p. 383.

Cecelia Ahern photo

“Tesoro", sorrise, "a volte le cose semplicemente si perdono.”

Cecelia Ahern (1981) scrittrice irlandese

"E dove vanno a finire quando si perdono?"
"Non vanno da nessuna parte", replicò sempre sorridendo. "Rimangono là dove sono cadute o dove le abbiamo lasciate. Se non le troviamo, è solo perché non stiamo guardando nel posto giusto."
Un Posto Chiamato Qui

Tito Lívio photo

“Le leggi non stanno ad ascoltare, non si lasciano commuovere dalle preghiere, recano al povero vantaggi maggiori che al ricco, e, se si sgarra, non concedono indulgenza o perdono.”

II, 3; 1997
[L]eges rem surdam, inexorabilem esse, salubriorem melioremque inopi quam potenti; nihil laxamenti nec veniae habere, si modum excesseris.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

Bertolt Brecht photo

“Molti di coloro che sono perseguitati perdono la facoltà di riconoscere i propri difetti.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

Origine: Citato in Pier Paolo Pasolini, Il caos. L'«orrendo universo» del consumo e del potere, a cura di Gian Carlo Ferretti, Editori Riuniti, Roma 1998, 20 settembre 1969.

Marguerite Yourcenar photo
Giuseppe Tomasi di Lampedusa photo

Argomenti correlati