“«Non ti preoccupare, la sveglio poi io», disse Sethe e pensò, è bello aver tempo di pensare prima, prima di parlare con lei, di farle sapere che so. Fare come diceva Baby Suggs: pensarci su e poi buttare giù tutto — una volta per tutte. Paul D m'aveva convinto che fuori di qua c'era tutto un mondo e che io potevo viverci. Doveva saperlo. E lo sapeva. Qualunque cosa capita fuori dalla porta di casa mia non mi ríguar(la. Il mondo è in questa stanza. Qui c'è tutto quello che esiste e tutto quello di cui c'è bisogno.”

—  Toni Morrison , libro Beloved

Origine: Amatissima, p. 265

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
Argomenti
baby , mondo , stanza , sapere , bisogno , tempo , cosa , casa , sveglia , prima , porta , fare , bello , volta
Toni Morrison photo
Toni Morrison 27
scrittrice statunitense 1931–2019

Citazioni simili

Toni Morrison photo

“Più Amata diventava grande e più Sethe diventava piccola, più gli occhi di Amata diventavano luminosi e più quegli occhi che non si abbassavano mai diventavano due fessure assonnate. Sethe non si pettina va più, né si rinfrescava la faccia con l'acqua. Stava seduta sulla sedia leccandosi le labbra, come una bambina in castigo, mentre Amata le divorava la vita, la afferrava, se ne gonfiava, la usava per diventare più alta. […] Sethe cercava di rimediare in qualche modo alla sega, Amata gliela faceva pagare. […] Eppure, sapeva che la paura più grande di Sethe era la stessa che Denver aveva avuto all'inizio — che Amata potesse andarsene. […] Il timore che, prima che Sethe riuscisse a farle capire quel che voleva dire — che cosa c'era voluto per muovere i denti di quella sega sotto il suo piccolo mento, sentire il sangue della bambina nella sua mano sgorgare fuori come il petrolio, tenerle la faccia, così la testa sarebbe rimasta su, stringerla a sé così avrebbe potuto assorbire, immobile, gli spasmi mortali che percorrevano veloci quel dolce, adorato corpicino pieno di vita — il timore che Amata potesse andarsene.--> Andarsene prima che Sethe riuscisse a farle capire che peggio ancora di quello — molto peggio — era quello di cui era morta Baby Suggs, quello che Ella conosceva, quello che Stamp Paid aveva visto e quello che aveva fatto tremare Paul D. Che un bianco qualunque potesse prendere tutto l'io di una persona per il primo motivo che gli saltava in mente. Non solo poteva sfruttare, uccidere o mutilare una persona, ma anche sporcarla. Sporcarla al punto da dimenticare chi si è e non poterci più pensare.”

Origine: Amatissima, pp. 362-4

Antonio Cabrini photo
Sandro Mazzola photo
Ivan Ljubičić photo

“[Su Novak Đoković] All'inizio non mi sembrava che spaccasse il mondo. Quando poi l'ho conosciuto, ho capito che aveva una motivazione e un'energia fuori dal comune. È sempre stato convinto di diventare numero 1 del mondo. È incredibile.”

Ivan Ljubičić (1979) tennista croato

Origine: Dall'intervista "Lo sciopero non si farà mai" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/02/21/671143-sciopero.shtml, traduzione di Christian Turba e Laura Guidobaldi, Ubitennis.com, 22 febbraio 2012.

Francesco Guccini photo
Simone Pepe photo

“La Juventus è qualcosa di diverso da tutto il resto. Quando sei fuori da quel mondo, senti sempre parlare della loro mentalità. Ti sembra un discorso finto, poi ci entri e capisci cosa vuol dire: è la storia che si tramanda. Devi vincere perché quelli prima di te lo hanno fatto e quelli dopo lo faranno.”

Simone Pepe (1983) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a La Gazzetta dello Sport; citato in Il tempo di Pepe: "La Juventus è una storia che si tramanda. Il Pescara a volte penso sia il Barcellona" http://gianlucadimarzio.com/it/il-tempo-di-pepe-la-juventus-e-una-storia-che-si-tramanda-il-pescara-a-volte-penso-sia-il-barcellona, Gianlucadimarzio.com, 18 novembre 2016.

Don DeLillo photo
Toni Morrison photo
Silvio Berlusconi photo

Argomenti correlati