Gli schiavi di Efesto, p. 95
Origine: Da W. Jens, Statt einer Literaturgeschichte, Pfullingen, 1962, p. 223. Gli schiavi di Efesto., nota a p. 95.
“Quando se n'è fatte di tutte per persuadersi che anche il mondo d'oggi è bello, che anche tra le macchine e il cemento armato possono accamparsi le Muse – dacché c'insegnano che tutto può trasformarsi in poesia e che tutto è spirito – quand'anche si sia arrivati al punto di ammettere l'ecolalia di un Marinetti o di un Lindsay, come non intenerirsi per la scomparsa di quel caro mondo di un secolo fa, che a noi moderni pare, a torto o a ragione, così intimo, pacato e rinfrescante?”
da Nota sul colore locale, sulla Londra del Lamb, e sulle rovine irreparabili, p. 1106
Bellezza e bizzarria
Citazioni simili
“La destra: e se avesse ragione lei? Avrei caro il mio torto.”
da Se nasco un'altra volta ci rinuncio, edizioni Interno Giallo, 1992
citato in L'Italia ha abdicato alla sua storia musicale, la Repubblica, 9 gennaio 2010
“E quel che 'l bello e 'l caro accresce a l'opre, | l'arte, che tutto fa, nulla si scopre.”
XVI, 9
Gerusalemme liberata