“E fu così che col cuore in gola | un agguato al daino io tendevo | ed invece venne il cervo | che davanti a me si fermò. | «Piango il mio destino, | io presto morirò | ed in dono allora | a te io offrirò | queste ampie corna, | mio buon signore, | dalle mie orecchie | tu potrai bere, | un chiaro specchio | sarà per te il mio occhio, | con il mio pelo | pennelli ti farai | e se la mia carne cibo ti sarà, | la mia pelle ti riscalderà | e sarà il mio fegato | che coraggio ti darà.»”

da Il dono del cervo, n. 6
Alla fiera dell'est
Origine: Testo di Luisa Zappa e Angelo Branduardi.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 26 Giugno 2024. Storia
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Angelo Branduardi 23
cantautore, violinista e chitarrista italiano 1950

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“Filo spezzato del cervo volante: | così lievemente, | mio giovane cuore, | te ne sei andato.”

Takuboku Ishikawa (1886–1912) poeta giapponese

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Origine: Citato in Leo Magnino, Storia della letteratura giapponese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1957<sup>3</sup>, p. 271.

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“Che abbiamo molti pensieri in gola e un solo cuore che sta in difesa, così pensavo pensando a te, da casa a casa.”

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“Ogni mattina, come Narciso si specchia
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Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

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“Piangi quanto vuoi, | tanto io di te ricorderò il sorriso | mi dispiace dirlo, | ma il destino ci ha tradito.”

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