da Sicilia luntana
Come ti piango, | ora che ti ho perso, | Sicilia sfortunata, | visto che non posso venire | a vedere la gente | della mia terra; | e i cento paesi, e i mille giardini, e gli occhi lucidi della giovinezza; [...].
Origine: In Prime e nuovissime, a cura di Marta Puglisi, Gruppo editoriale Forma, Torino 1983.
“[Lo scarabeo spagnolo come uno sposo o un ospite nell'ora della festa nuziale] Esso lustra la sua armatura e agita le antenne leggiadre, poi distende le ali e si libra nella luce. Nel profondo della terra era cieco, ora gli occhi lo fanno veggente; viveva da verme senza piedi, ora vola con le ali. Era un sognatore solitario in una camera buia; ora sciama e tripudia con legioni di suoi simili, a festa. La terra vive; dappertutto i dormienti erompono dalla polvere.”
da Lo scarabeo spagnolo, p. 240
Il contemplatore solitario
Argomenti
terra-terra , antenna , libraio , terra , sciame , scarabeo , dormiente , tripudio , verme , legione , armatura , leggiadra , lustro , sognatore , veggente , solitario , spagnolo , cieco , polvere , festa , camera , simile , profondo , luce , oraErnst Jünger 277
filosofo e scrittore tedesco 1895–1998Citazioni simili
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