Moiraine Damodred: capitolo 47
La ruota del tempo. L'occhio del mondo
“Ba'alzamon darà ricompense superiori a qualsiasi sogno di mortali, a colui che ti porterà a Shayol Ghul. I miei sogni sono sempre stati più grandiosi di quelli degli altri uomini e da millenni mi sono lasciato alle spalle la mortalità. Cosa cambia, se servi il Signore delle Tenebre da morto o da vivo? Niente, per la diffusione dell'Ombra. Perché dovrei dividere con te il potere? Perché dovrei piegare il ginocchio davanti a te? Io, che affrontai Lews Therin Telamon nella Sala dei Servitori. Io, che lottai con tutta la mia potenza contro il Signore del Mattino e ribattei colpo su colpo. Non vedo motivo.”
Aginor: capitolo 51
La ruota del tempo. L'occhio del mondo
Argomenti
colpo , signoria , signora , signore , fai-da-te , ricompensa , servitore , diffusione , ginocchio , sala , millennio , tenebra , capitolo , mortale , ombra , potenza , cambio , spalla , superiora , superiore , morto , lasciata , mattino , motivo , sogni , sogno , potere , uomini , cosa , lotta , mortalità , vivoRobert Jordan 87
scrittore statunitense 1948–2007Citazioni simili
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Black Rain
Aginor: capitolo 50
La ruota del tempo. L'occhio del mondo
Origine: Citato in Folco Tempesti, Lirici ungheresi , scelti e tradotti da Folco Tempesti, con introduzione e note, Vallecchi Editore, Firenze, 1950, p. 23.
Origine: Balassi pronunciò queste ultime parole prima di morire mentre gli venivano amputate le gambe colpite da una cannonata nell'assedio di Esztergom: «Christus mortuus est pro me et ego diffidam? Tuus miles fui, Domine! tua castra secutus sum». Paolo Ruzicska, Storia della letteratura ungherese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1963, p. 353.
“In una sala di specchi non c'è modo di voltare le spalle a te stesso.”
Origine: Da Tropico del Capricorno.
“Sogno, ma te non miro | sempre ne' sogni miei: | mi desto, e tu non sei | il primo mio pensier.”
da La libertà