“Dolce sulla mia lingua m'è il Suo amore, | quando l'altero cuor si piega umile, […] | O Padre mio, fa che di nuovo il Tempio | sorga, raccogli la tua greggia amica, | della gazzella ascolta il lamentoso | grido e mantieni la promessa antica; | nella Tua piena maestà gioioso | muovi, Diletto mio, così discendi | come nei giorni antichi, ov'io dimoro | e sopra me nella tua gloria splendi!”
Origine: Traduzione di Armando Sorani.
Origine: Citato in Antonio Belli, Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica, p. 305
Argomenti
antico , gazzella , altero , gioioso , piega , gregge , greggio , dimora , umile , diletto , tempio , grido , promessa , ascolto , gloria , lingua , padre , nuovo , giorno , tre-giorni , amore , due-giorni , piena , dolceYehuda Ha-Levi 3
rabbino di origine sefardita, fu filosofo, teologo, medico … 1079–1141Citazioni simili
Giunio Bazzoni
(1801–1849)
da Il Prigionero; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 80