Origine: Citato in Masal Pas Bagdadi, Dizionario affettivo, Giunti, Firenze – Milano, 2011, [//books.google.it/books?id=MS9z2uzYMNAC&pg=PA13 p. 13].
“Demone o uccello! (l'anima del fanciullo esclamò,) | è per il tuo amore che canti? o non è forse per me? | Perché io che ero un fanciullo, con lingua dormiente, ora ti ho udito, | e in un momento ho capito perché sono nato, mi sono desto, | e già mille cantori, mille canti, più limpidi, più sonori e più tristi del tuo, | mille echi gorgheggianti han cominciato a vivere in me, per non morire mai più.”
Fuor della culla che perenne dondola, p. 328
Foglie d'erba, Relitti marini
Citazioni simili
“Il discorso appena udito svanisce, lo scritto, anche se letto mille volte, non si esaurisce mai.”
Origine: Elogio degli amanuensi, p. 60
rivista Delta, 1923
Origine: Citato in http://www.goccediperle.it/terra-di-sicilia/canti-popolari-in-sicilia/antichi-canti-siciliani-1-parte/.
Origine: Citato in http://frontini.altervista.org/canti_siciliani.htm.
“Un drink è troppo per me e mille non sono abbastanza.”
Confessioni di un ribelle irlandese
“Un tempo io fui già fanciullo e fanciulla, arbusto, uccello e muto pesce che salta fuori dal mare.”
Origine: Da un frammento; citato in Primo Levi, Ranocchi sulla luna e altri animali, a cura di Ernesto Ferrero, Einaudi, Torino, 2014, p. 205. ISBN 978-88-06-22159-1
da Il mio regno, n. 5
Luigi Tenco (1962)
Origine: Una variante, una versione uscita postuma nel 1969 presenta alcuni versi leggermente differenti: «ogni dì riviveva» e, nel finale, «il mio regno ora avrei». Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 41.
da T'appartengo, n. 1
T'appartengo