Śivasūtravārttika, comm. a II.3
Origine: Citato in Vasugupta 1999, nota 143, pp. 91-92.
“In chi, attraverso l'esercizio anzidetto, si accinge a penetrare, con mezzi corporei, in tale supremo cammino, nasce, innanzi tutto, un senso di beatitudine, dovuto ad un contatto colla pienezza. Segue poi il salto, cioè a dire un evidente sobbalzo, provocato dalla penetrazione, per un istante, in una realtà incorporea, simile ad un lampo improvviso; successivamente si ha un tremor di spavento, dovuto a questo, che l'improvvisa presa di possesso della propria forza susseguente all'abbandono dell'unità fra il corpo e la coscienza, cui siamo assuefatti da un numero infinito di nascite, indebolisce il corpo. Venuta verso l'interno, lo yoghin è preso quindi come da sonno: il quale dura fintantoché egli non si sia saldamente affermato nella coscienza. Immersosi quindi nel piano realissimo e fattosi chiaramente cosciente di come la coscienza sia naturata di tutte le cose, eccolo tutto vibrare. La vibrazione è infatti identica alla «grande pervasione.»”
2013, 100b-104
Tantrāloka, Capitolo V
Argomenti
coscienza , corpo , tremore , penetrazione , vibrazione , beatitudine , salto , lampo , pienezza , identica , spavento , possesso , esercizio , nascita , contatto , abbandono , sonno , presa , istante , piano , cammino , interno , simile , numero , infinito , tale , forza , verso , senso , grande , venuta , colla , dire , proprio , unità , mezzi , realtà , presoAbhinavagupta 144
filosofo indiano 950–1020Citazioni simili
Bhāskara
filosofo indiano

Franco Battiato
(1945) musicista, cantautore e regista italiano
Dieci stratagemmi
Variante: Bisognerà per forza | attraversare alla fine | la porta dello spavento supremo (da La porta dello spavento supremo, n.10)

Osho Rajneesh
(1931–1990) filosofo indiano
Origine: Il libro dei segreti, I segreti del Tantra (vol. III), p. 225