“Rimane per molti versi il primo profeta del nostro tempo […]. Non c'è oggi nessuno che abbia il profondo discernimento e la forza morale di Tolstoj.”

Origine: Dall'intervista Peace Must Be Waged, Survey Graphic, agosto 1934; citato in Einstein on Peace, a cura di Otto Nathan e Heinz Norden, Simon and Schuster, New York, 1960, p. 261.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 59

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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scienziato tedesco 1879–1955

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“Non esiste, e da tempo, alcuna forza morale capace di tenere insieme un paese che non c'è più.”

Gian Enrico Rusconi (1938) storico e politologo italiano

da «L'Italia non c'è più. La violenza nasce dalla fine della società» http://www.unita.it/news/81025/litalia_non_c_pi_la_violenza_nasce_dalla_fine_della_societ, l'Unità, 3 febbraio 2009

“Sembra talvolta che ci siano due Tolstoj. Uno, il più conosciuto, è il romanziere celebre […].
L'altro Tolstoj, che pare nascere, già vecchio, dopo il 1880, è il pensatore anarchico e cristiano che mette sotto accusa la società com'è e condanna la ricchezza, il sesso, l'arte come «vizi» del nostro mondo; contrapposto a quello vitalistico, è un Tolstoj etico (non moralista, com'è talvolta detto: Tolstoj non è un moralista, se mai il contrario) e razionalista, uno che a ogni passo si guarda vivere, e vivendo cerca le ragioni della vita. Per questo verifica di continuo, come in una colossale equazione, i dati della coscienza con quelli della realtà. L'esercizio, anche se svolto con forza logica prodigiosa (tanto che Ludwig Wittgenstein considerava Tolstoj uno dei suoi maestri), appare a molti vagamente maniacale e, alla fine, noioso. I biografi tolstoiani simpatizzano di solito col primo Tolstoj, che si presta al cliché facile del genio sregolato e fa più scena, e mettono il secondo, dato che non possono ignorarlo, come dietro un vetro spesso: si vede il gesticolare, ma non si capisce quel che dice, e l'effetto è curioso.
I Diari di Tolstoj (che tiene, con qualche interruzione, per sessantatré anni) fanno giustizia di questa dicotomia. La forza vitale e il pensiero, la vita e la riflessione su di essa, che possono sembrare contrastanti, appaiono qui complementari e inscindibili, fusi, per tutto il corso dell'esistenza tolstoiana, in un unico modo di capire e sentire il mondo. Essi ci mostrano il filo ininterrotto che lega il primo e il secondo Tolstoj […].”

dall'introduzione a Lev Nikolaevič Tolstoj, I diari, Longanesi, Milano, 1980, pp. 9-10

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“Non c'è nessun Dio e noi siamo i suoi profeti.”

Origine: La strada, p. 129

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