“Odiate la musica cattiva, non disprezzatela. Siccome si suona e si canta molto più appassionatamente della buona, a poco a poco essa si è riempita del sogno e delle lagrime degli uomini. Per questo vi sia rispettabile. Il suo posto, nullo nella storia dell'arte, è immenso nella storia sentimentale della società […] Il popolo, la borghesia, l'esercito, l'aristocrazia, come hanno gli stessi portalettere per recare il lutto o la felicità, hanno gli stessi invisibili messaggeri d'amore, gli stessi amati confidenti: i cattivi musicisti.”

Origine: Da I piaceri e i giorni, traduzione di Marise Ferro, Ultra, Milano, 1946, p. 200.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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scrittore, saggista e critico letterario francese 1871–1922

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