“[Nelle risposte di Facci ai commenti dei lettori] Per me una condanna per diffamazione – per un giornalista – è la cosa più normale del mondo. Lo è sempre stata. I grandi vecchi del giornalismo hanno centinaia di condanne che son tutte medaglie, come si diceva un tempo. Ora questo imbarbarimento, questo sostituire la fedina alla carta d'identità, questa deformazione per cui i ragazzini considerano clamoroso che un giornalista sia condannato per diffamazione, tutto questo, insomma, è proprio una delle eredità culturali che Travaglio lascerebbe a questo mestiere se domani gli venisse un colpo. È la vera, sola grande diga che ha rotto: a cominciare da quando scrisse che le diffamazioni di Lino Jannuzzi meritavano il carcere. Travaglio ha diverse condanne, ma nessuna definitiva. Da qui la sua pretesa verginità. Peccato che se ne fotta di chiunque sia nelle sue stesse condizioni: per impiccare un politico o un collega gli basta un verbale, e i ragazzini applaudono.”
Argomenti
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giornalista italiano 1967Citazioni simili

I telespettatori del TG1 ancora le stanno aspettando...
Da Il Blog di Beppe Grillo
Origine: Da Riotta24ore http://www.beppegrillo.it/2009/08/riotta.html, BeppeGrillo.it, 16 agosto 2009.

“Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore.”
Origine: Dalla lezione di giornalismo all'Università di Torino, 12 maggio 1997; citato in La Stampa, 14 aprile 2009.

“Il giornalismo scientifico è troppo importante per essere lasciato ai giornalisti.”

Origine: Durante la conferenza Narrare lo sport all'Università Luiss Guido Carli di Roma; citato in Gianluca Modolo, Lo sport raccontato da Gianni Mura tra calcio, ciclismo e il mestiere di cronista http://www.reporternuovo.it/2012/03/19/lo-sport-raccontato-da-gianni-mura-tra-calcio-ciclismo-e-il-mestiere-di-cronista/, Reporter Nuovo.it, 19 marzo 2012.

“Se i Sinopi mi hanno condannato all'esilio, io li condanno a restare in patria!”
citato in Diogene Laerzio, Vita di Diogene, Mondadori

“A me i giornalisti piacciono. Il giornalista è come un confessore.”
Ibidem