“Rivolgete talor pietoso gli occhi | da le vostre bellezze a le mie pene, | sì che quanta alterezza indi vi viene, | tanta quindi pietate il cor vi tocchi. | Vedrete qual martir indi mi fiocchhi, | vderete vòte le faretre e piene, | che preste a' danni miei sempre Amor tiene, | quando avien che ver' me l'arco suo scocchi.”
22. [XXII], p. 18-19
I sonetti d'amore
Citazioni simili

in Diorama Lusitano, p. 221
Origine: Fror (Fiore), Dona (Donna), Sennor (Signora) nel testo a fronte.

da una lettera all'abate Morellet; citato in Giuseppe Maffei, Storia della Letteratura, Vol. III, p. 38

“Chi vince sempre alla fine scoccia. Ma avrei gradito lo stesso.”