“Edward mi si avvicinò prendendo il mio viso tra le mani. Mi sfiorava con delicatezza, premendo la punta delle dita sulle mie tempie, le guance, il profilo del mento. Come fossi un oggetto fragilissimo. Ed è proprio così, soprattutto in confronto a lui.
«Dovresti essere di buonumore. Se non oggi, quando?» sussurrò. Sentivo sul viso il suo dolce respiro.
«E se non volessi essere di buonumore?», chiesi col fiato corto.
I suoi occhi ardevano dorati «Peccato».
Quando si fece ancora più vicino e posò le labbra ghiacciate sulle mie, la testa mi girava già. Proprio come voleva, riuscì a farmi dimenticare qualsiasi affanno, occupata com'ero a ricordarmi inspirare e espirare. La sua bocca, fredda, morbida e delicata, indugiò sulla mia, finché non lo strinsi forte e mi gettai nel bacio con un eccesso di entusiasmo. Lo sentii sorridere, mentre si allontanava e scioglieva l'abbraccio. […]
«Fai la brava, per favore», sussurrò a un centimetro dal mio collo. Posò di nuovo le labbra sulle mie, con delicatezza, e sciolse definitivamente l'abbraccio incrociandomi le braccia sullo stomaco.”
—
Stephenie Meyer
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libro
New Moon
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scrittrice statunitense 1973Citazioni simili

Endre Ady
(1877–1919) poeta ungherese
da Dammi gli occhi tuoi, p. 51
In Poesia ungherese del Novecento