
“Gli ebrei hanno sei sensi. Tatto, gusto, vista, odorato, udito… memoria.”
da Nota di diario di Domenica 15 agosto 1965, p. 219
Diario di un contadino del Danubio
“Gli ebrei hanno sei sensi. Tatto, gusto, vista, odorato, udito… memoria.”
da Contro i matematici, VII, 138; citato in Daniele Vignali, I sofisti. Retori, filosofi ed educatori, Armando Editore, 2006, p. 238 http://books.google.it/books?id=-ZJuxxnTo5gC&pg=PA238#v=onepage&q=%22Vi%20sono%20due%20forme%22
Variante: br/>Tatto, gusto, vista, odorato, udito... memoria. Mentre i gentili fanno esperienza del mondo mediante i sensi tradizionali e usano la memoria solo come strumento di second'ordine per interpretare i fatti, per gli ebrei la memoria non è meno primaria della puntura di uno spillo, o del suo argenteo luccichio, o del gusto del sangue che sprigiona dal dito. L'ebreo è punto da uno spillo e ricorda altri spilli. È solo riconducendo la puntura dello spillo ad altre punture – quando sua madre tentava di aggiustargli la manica con il suo braccio dentro; quando le dita di suo nonno si addormentarono accarezzando la fronte madida di suo bisnonno; quando Abramo saggiò il coltello per essere sicuro che Isacco non sentisse dolore – che l'ebreo appura perché faccia male.
Quando un ebreo incontra uno spillo domanda: Che cosa mi ricorda? (pp. 237-238)
Origine: Ogni cosa è illuminata, pp. 237-238
Da Il Blog di Beppe Grillo
Origine: Da La liberalizzazione delle nascite http://www.beppegrillo.it/2012/01/la_cittadinanza/index.html, BeppeGrillo.it, 23 gennaio 2012.
Giornata seconda
Dialogo sopra i due massimi sistemi
Origine: Il cespuglio delle quattro rose, Canzonetta, p. 278