“Guglielmo Tell non ha capito suo figlio | che un giorno si è stufato della mela sulla testa | e si è messo a correre e il padre l'ha maledetto | perché come faceva allora a mostrare la sua bravura. || Guglielmo Tell, tuo figlio è cresciuto | vuole scagliare la freccia, | tocca a lui provare il suo valore | usando la tua balestra. || Guglielmo Tell non ha capito l'ostinazione | perché chi si sarebbe arrischiato al tiro della freccia | e si è spaventato quando il piccolo ha detto: | ora tocca al padre la mela sulla testa.”

da Guglielmo Tell
Origine: In L'isola che canta, Giovani poeti cubani, cura di Danilo Manera, traduzione per Carlos Varela di Danilo Manera, Feltrinelli, Milano, 1998. ISBN 8807814986, p. 29.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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musicista e cantautore cubano 1963

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“Mi spiace creare polemiche tra questi due paesi che hanno una lunga e profonda amicizia. Abbiamo le prove che Shakespeare in realtà non era inglese, ma siciliano. Si chiamava Guglielmo Scrollalanza o Crollalanza, non si è capito, da lì "shake" e "spear", lancia. È dovuto scappare perché il padre era calvinista, è passato da Verona dove ha conosciuto Giulietta e Romeo, quindi a conferma che la tesi regge, e poi era ospite a Venezia da Otello, e Andrea Camilleri ci ha scritto anche un libro, più di questo cosa posso dirvi. La verità innanzitutto.”

Pif (1972) conduttore televisivo e scrittore italiano

Origine: Dalla conferenza stampa di Shakespeare lives in Italy all'Ambasciata britannica a Roma; citato in Pif: Shakespeare era siciliano, diceva "Iessere o nun iessere http://www.askanews.it/cultura/pif-shakespeare-era-siciliano-diceva-iessere-o-nun-iessere_711768806.htm, Askanews.it, 23 marzo 2016.

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“Per questo è una viltà senza nome abbandonare un cane per strada. È come se un genitore lasciasse in mezzo a un marciapiede un figlio piccolo. E per giunta bisogna dire che il figlio a volte "capita" senza averlo voluto, ma un cane non capita mai per caso. C'è un atto di volontà nel mettersi in casa un animale domestico che implica una responsabilità purtroppo non sentita da tutti.”

Dacia Maraini (1936) scrittrice italiana

Variante: Per questo è una viltà senza nome abbandonare un cane per strada. E' come se un genitore lasciasse in mezzo a un marciapiede un figlio piccolo. E per giunta bisogna dire che il figlio a volte "capita" senza averlo voluto, ma un cane non capita mai per caso. C'è un atto di volontà nel mettersi in casa un animale domestico che implica una responsabilità purtroppo non sentita da tutti. (pp.18-19)
Origine: Storie di cani per una bambina, pp. 18–19

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