da Genealogia della verità. Storia e virtù del dire il vero.
“Dal momento in cui io stesso ho tentato di sfondare questa finzione dall'interno della finzione, usando il genere monarca del regno fiction e cioè il thriller, il morbo ha iniziato a corrodere l'unica zona in cui mi salvavo. Che è dove chiunque mi abbandonava senza che io provassi alcun senso di colpa o angoscia per questo abbandono: la zona fantastica del Dies Irae, questa impossibile storia di storie distorte e monche e indecrittabili che accompagnano il destino futuro della specie per salti enigmatici e di nessun interesse o rilievo collettivo. Qui la mente è unificata e la natura è questa unificazione. Che io ho incrinato per meri motivi economici, di sopravvivenza. L'equivalenza è compiuta: i miei spettri, lo spettro precarietà e lo spettro solitudine, hanno divorato la zona di ancoraggio. Sono iscritto in un protocollo, sono lo scrittore di thriller Giuseppe Genna.”
Dies Irae
Argomenti
spettro , zona , finzione , protocollo , monarca , storia , unificazione , morbo , fiction , iscritto , rilievo , sopravvivenza , collettivo , angoscia , abbandono , regno , solitudine , interno , motivo , destino , gennaio , scrittore , specie , interesse , genero , genere , futuro , mente , natura , senso , momento , stesso , colpa , ancoraggio , precarietà , impossibileGiuseppe Genna 16
scrittore italiano 1969Citazioni simili
da Genealogia della verità. Storia e virtù del dire il vero.

“Leggo avidamente il giornale. È la mia unica fonte di continua finzione letteraria.”
citato sul Times, 29 marzo 1960
Origine: Citato in Federica Almagioni, prefazione a Joseph Conrad, Lord Jim, traduzione di Alessandro Gallone, Alberto Peruzzo Editore, 1989.