
“A volte ti parlano i miei occhi, perché tanta gioia non si può descrivere.”
da Adagio
Altre canzoni
Origine: Da una lettera a Niels Bohr, 2 maggio 1920; Archivio Einstein 8-065.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 45
“A volte ti parlano i miei occhi, perché tanta gioia non si può descrivere.”
da Adagio
Altre canzoni
“A me bastano poche persone, anzi anche una sola o addirittura nessuna.”
da Lettere a Lucilio, I, 7; 2010
da Stati di Gioia, n.9
Il vuoto
Variante: Le azioni del mondo | non influenzano il sole, | ed i nemici, è sicuro, | sono dentro di noi, | com'è possibile restare ciechi | per così lungo tempo. | Mi trovavo a lottare contro i miei fantasmi, | spostandomi in avanti per quanto lo permette la catena, | scopersi per caso lo stato che ascende alla Gioia. (da Stati di Gioia, n.9)
Origine: Da Trois journalistes tués le jour de l'inaguration à Bayeux du Mémorial des reporters, Reporters Sans Frontières, 7 ottobre 2006.
Origine: Da una lettera a Paul Ehrenfest, 4 maggio 1920; Archivio Einstein 9-486. Citato in Walter Isaacson, Einstein. La sua vita, il suo universo, p. 314.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 46
Origine: Citato in La morte di Corrado, la voce della tv http://www.repubblica.it/online/televisioni/corrado/corrado/corrado.html, la Repubblica, 8 giugno 1999.
Origine: Citato in Claudio Colombo, Noah, un match ball a ritmo di reggae https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/marzo/31/Noah_match_ball_ritmo_reggae_co_0_02033110828.shtml, Corriere della Sera, 31 marzo 2002.