“di George può confrontarsi per lo splendore sidereo delle sillabe compatte in un «mot total, neuf et comme incantatoire”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 11 Marzo 2017. Storia
Argomenti
sillaba , compatto , splendore , totale , età
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Leone Traverso 39
traduttore italiano 1910–1968

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“Le sillabe governano il mondo.”

John Selden (1584–1654) giurista e politico inglese
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“[Né] Sillaba di Dio mai si cancella.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

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“Guardate al senso; le sillabe si guarderanno da sé.”

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“Venuta la sera, mi ritorno in casa, et entro nel mio scrittoio; et in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango, et di loto, et mi metto panni reali et curiali; et rivestito condecentemente entro nelle antique corti degli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio, et che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, et domandarli della ragione delle loro actioni; et quelli per loro humanità mi rispondono; et non sento per 4 hore di tempo alcuna noia, sdimenticho ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte; tucto mi transferisco in loro.”

Niccolo Machiavelli (1469–1527) politico, scrittore, storico italiano

da Lettera a Francesco Vettori, Firenze, 10 dicembre 1513, in Tutte le opere, a c. di M. Martelli, Firenze, Sansoni, 1971; citato in Classici italiani http://www.classicitaliani.it/machiav/mac64_let_05.htm
Variante: Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro.

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“Sillabe d'ombre e foglie, | sull'erbe abbandonati | si amano i morti.”

Latomìe
Ed è subito sera, Erato e Apòllion

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“Colui che si trova nella luce non vede tenebre, così colui che ha il suo occhio fisso in Cristo, non può contemplare che splendore.”

Gregorio di Nissa (335–395) vescovo, teologo e santo greco antico

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