“Un luogo non è mai solo “quel” Antonio Tabucchi (1943–2012) scrittore italiano libro Viaggi e altri viaggi
“Giungete le mani e dite "Namasté". Significa: "Io onoro in te il luogo dove risiede l'intero universo. Se tu sei in quel luogo in te, e io sono in quel luogo in me, siamo una sola cosa".” Leo Buscaglia (1924–1998) docente, scrittore
“Perché l'utopia non si trova in nessun luogo… E se l'uomo ha una possibilità di materializzare quel luogo sognato, è solo edificandolo con le proprie mani.” Paul Auster (1947) scrittore, saggista e poeta statunitense
“Si sentiva come se non avesse un passato, come se si fosse trovata in quel luogo senza sapere da dove veniva. Era stanca, di quella stanchezza che sa dare solo il vuoto.” Paolo Giordano libro La solitudine dei numeri primi La solitudine dei numeri primi
“Ciascuno deve custodire e santificare la propria anima nel modo e nel luogo a lui propri, senza invidiare il modo e il luogo degli altri.” Martin Buber (1878–1965) filosofo, teologo e pedagogista austriaco Il cammino dell'uomo
“Il percorso della nostra esistenza segue una strada tortuosa, posso solo sperare che in qualche modo mi riconduca al luogo al quale appartengo.” Nicholas Sparks libro Come un uragano Come un uragano
“Devi trovare un luogo dentro di te, intorno a te. Un luogo che ti corrisponda almeno in parte.” Margaret Mazzantini libro Mare al mattino Mare al mattino
“Ma una coincidenza l'aveva condotta in quel luogo, e di nuovo si rese conto che se fosse ripartita non avrebbe mai cessato di chiedersi che cosa sarebbe potuto accadere. Non poteva vivere con quel tarlo nella mente.” Nicholas Sparks libro Le pagine della nostra vita Le pagine della nostra vita
“Sono un fottuto hippy! Credo veramente che la musica arrivi da un luogo divino e il meglio che posso fare è cercare di raggiungere quel posto e lasciare che scorra attraverso di me. La mia vita intera ruota attorno a quel luogo magico anche se non sono religioso.” Flea (1962) bassista, trombettista e pianista australiano
“In noi tutti c'era questa idea che il successo non si decideva a Palermo, però su questo non so quanto si riflettesse, perchè naturalmente la consapevolezza che il successo non si decide in un luogo equivale alla presa di coscienza della perifericità e dunque, con una parola un po' più dura, del provincialismo eventualmente di quel luogo. In me, personalmente, se posso dirlo, questa coscienza esisteva in una sorta di forma negativa. Il successo era qualche cosa che doveva venire da lontano, da Milano.” Francesco Orlando (1934–2010) critico letterario e insegnante italiano