Frasi da libro

Don Chisciotte della Mancia

“Il sangue si eredita, ma la virtù si acquista, e la virtù vale di per sé quel che il sangue non vale.”

“Non muoia, signor padrone, non muoia. Accetti il mio consiglio, e viva molti anni, perché la maggior pazzia che possa fare un uomo in questa vita è quella di lasciarsi morir così senza un motivo, senza che nessuno lo ammazzi, sfinito dai dispiaceri e dall'avvilimento. Su, non faccia il pigro, si alzi da questo letto, e andiamocene in campagna vestiti da pastori come s'è fissato, e chi sa che dietro a qualche siepe non si trovi la signora Dulcinea disincantata, che sia una meraviglia a vedersi.”

“Lodato sia don Chisciotte! Che seppe con tanto anticipo di secoli riconoscere un furibondo gigante sotto la maschera di un innocente mulino.”

“Ricorda, caro mio Sancho, chi vale di più, deve fare di più.”

“Non diasi proverbio che non sia vero, perché tutti contengono sentenze tratte dall'esperienza, madre di tutto il sapere. Verissimo è poi quello che dice: dove una porta si serra, un'altra se ne apre.”

“È il carattere naturale delle donne, questo — disse don Chisciotte: — disdegnare chi le ama e amare chi le aborrisce.”

“Non si deve parlare di corda in casa dell'impiccato.”

“Mangia poco a pranzo e meno ancora a cena, che la salute di tutto il corpo si costruisce nel laboratorio dello stomaco.”

“[Ultime parole] Supplico i detti miei esecutori testamentari che se la buona sorte facesse loro conoscere l'autore, il quale si dice che abbia scritta l'istoria che corre impressa col titolo di Seconda parte delle prodezze di don Chisciotte della Mancia, gli dimandino perdono da parte mia con ogni affetto possibile per l'occasione che io gli ho data, senza volerlo, di scrivere quei tanti e sì grossi spropositi che in essa si leggono, perché io mi distacco da questa vita collo scrupolo di avergliene dato motivo.”

“Orbene, a tutto c'è rimedio meno che alla morte, sotto il giogo della quale tutti si deve passare, per quanto, quando la vita finisce, ci dispiaccia.”

“Così pensando, diresse verso il suo villaggio Ronzinante il quale, quasi sentisse il fiuto della sua stalla, cominciò a trottare di tanto buona voglia che pareva non toccasse la terra coi piedi.”

“Quello che è prodigioso nel Don Chisciotte è la totale assenza di artificio e la continua fusione di illusione e realtà, che ne fanno un libro così comico e così poetico.”

“Chi ti vuol bene, ti fa piangere.”

“Il miglior condimento che ci sia è la fame.”

“Predica bene chi vive bene.”

“Ognuno è come Dio l'ha fatto e spesso spesso è magari peggio.”

“Oh, invidia, radice di mali infiniti e tarlo delle virtù!”

“Ognuno è figlio delle sue azioni; e, perché uomo, posso ben diventar papa.”

“Abbi il passo lento, parla pacatamente, ma non in modo che paia che tu ascolti te stesso: ogni affettazione è cattiva.”