Frasi dal lavoro
Eneide

Eneide
Publio Virgilio Marone Titolo originale Aenēis (Latine)

L'Eneide è un poema epico della cultura latina scritto dal poeta Publio Virgilio Marone tra il 29 a.C. e il 19 a.C. Narra la leggendaria storia dell'eroe troiano Enea che riuscì a fuggire dopo la caduta della città di Troia, e che viaggiò per il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano.


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“Vincerà l'amor di patria e l'immenso desiderio di gloria.”

VI, 824
Vincet amor patriae, laudumque immensa cupido.
Eneide

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“Perdonare quelli che si sottomettono e sconfiggere i superbi.”

VI, 853
Parcere subiectis et debellare superbos.
Eneide

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“Se non posso muovere i celesti, smuoverò gl'Inferi.”

VII, 312
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo.
Eneide

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“La paura aggiunse ali ai piedi.”

VIII, 224
Pedibus timor addidit alas.
Eneide

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“Perché mi obblighi a rompere il mio profondo silenzio?”

X, 63-64
Quid me alta silentia cogis | Rumpere?
Eneide

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“La fortuna aiuta gli audaci.”

X, 284
Audentes fortuna iuvat.
Eneide

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“Nulla salus bello.”

Aeneid (29–19 BC), Book XI