Dante Alighieri: Frasi popolari (pagina 4)

Frasi popolari di Dante Alighieri · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
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“Ne la corte del cielo, ond' io rivegno, | si trovan molte gioie care e belle | tanto che non si posson trar del regno; | e 'l canto di quei lumi era di quelle; | chi non s'impenna sì che là sù voli, | dal muto aspetti quindi le novelle.”

Dante Alighieri libro Divina Commedia

Divina Commedia, Paradiso

Aspetto

“[…] non dee l'uomo, per maggiore amico, dimenticare li servigi ricevuti dal minore.”

Dante Alighieri libro Convivio

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Convivio

“O dignitosa coscïenza e netta, | come t'è picciol fallo amaro morso!”

Dante Alighieri

III, 8-9
Variante: O dignitosa coscïenza, e netta,
come t'è picciol fallo amaro morso!

“Vassene 'l tempo e l'uom non se n'avvede.”

Dante Alighieri libro Purgatorio

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

Tempo

“Siate, Cristiani, a muovervi più gravi: | non siate come penna ad ogne vento, | e non crediate ch'ogne acqua vi lavi. | Avete il novo e 'l vecchio Testamento, | e 'l pastor de la Chiesa che vi guida; | questo vi basti a vostro salvamento. | Se mala cupidigia altro vi grida, | uomini siate, e non pecore matte, | sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida!”

Dante Alighieri

Beatrice: V, 73-81

Sugli uomini , acqua

“Quanto in femmina fuoco d'amor dura,
Se l'occhio o 'l tatto spesso nol raccende.”

Dante Alighieri libro Purgatorio

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

“Come le pecorelle escon del chiuso | a una, a due, a tre, e l'altre stanno | timidette atterrando l'occhio e 'l muso; | e ciò che fa la prima, e l'altre fanno, | addossandosi a lei, s'ella s'arresta, | semplici e quete, e lo 'mperché non sanno.”

Dante Alighieri

III, 79-84
Variante: Come le pecorelle escon del chiuso
a una, a due, a tre, e l'altre stanno
timidette atterrando l'occhio e 'l muso;
e ciò che fa la prima, e l'altre fanno,
addossandosi a lei, s'ella s'arresta,
semplici e quete, e lo 'mperché non sanno.

“Là dentro si martira | Ulisse e Dïomede, e così insieme | a la vendetta vanno come a l'ira; | e dentro da la lor fiamma si geme | l'agguato del caval che fé la porta | onde uscì de' Romani il gentil seme.”

Dante Alighieri

Virgilio: XXVI, 55-60

Vendetta

“Io fui d'Arezzo, e Albero da Siena», | rispuose l'un, «mi fé mettere al foco; | ma quel per ch'io mori' qui non mi mena».”

Dante Alighieri

XXIX, 109-111

Albero

“E vidi il buono accoglitor del quale, | Dïascoride dico.”

Dante Alighieri libro Divina Commedia

Divina Commedia, Inferno

“E come quei che con lena affannata | uscito fuor del pelago a la riva | si volge a l'acqua perigliosa e guata, | così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, | si volse a retro a rimirar lo passo | che non lasciò già mai persona viva.”

Dante Alighieri

da Inferno, I, 22-27

acqua , Inferno

“La "Commedia" non è un'opera, è un lungo monologo che mette il lettore di fronte a scelte radicali legate alla tragedia dello stare al mondo e alla speranza di salvezza.”

Dante Alighieri

Vittorio Sermonti

Vittoria , Sulla speranza , Sul mondo

“Poca favilla gran fiamma seconda.”

Dante Alighieri libro Paradiso

I, 34
The Divine Comedy (c. 1308–1321), Paradiso

“Quali i fioretti, dal notturno gelo | chinati e chiusi, poi che 'l sol li 'mbianca | si drizzan tutti aperti in loro stelo, | tal mi fec'io di mia virtute stanca.”

Dante Alighieri

da Inferno, II, 127-130

Inferno

“E come quei che con lena affannata,
uscito fuor del pelago a la riva,
si volge a l'acqua perigliosa e guata.”

Dante Alighieri libro Inferno

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

acqua

“Ché tutto l'oro ch'è sotto la luna
e che già fu, di quest'anime stanche
poterebbe farne posare una.”

Dante Alighieri libro Inferno

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

“State contenti, umana gente, al quia; | ché, se potuto aveste veder tutto, | mestier non era parturir Maria.”

Dante Alighieri

Virgilio: III, 37-39

“La similitudine in Dante, pur nella sua immediatezza e nel suo realismo, si carica sempre di accenti morali.”

Dante Alighieri

dalle note curate da Emilio Alessandro Panaitescu a La Divina Commedia, Fabbri, Milano, 1982

“A noi venìa la creatura bella, | biancovestito e ne la faccia quale | par tremolando mattutina stella.”

Dante Alighieri

XII, 88-90

Stella

“A maggior forza e a miglior natura
liberi soggiacete; e quella cria
la mente in voi, che 'l ciel no ha in sua cura.
Però, se 'l mondo presente disvia,
in voi è la cagione, in voi si cheggia.”

Dante Alighieri libro Purgatorio

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

Natura , Sul mondo