Francisco de Quevedo Villegas è stato uno scrittore e poeta spagnolo.
Di famiglia nobile, suo padre copre la carica di segretario della regina Anna d'Austria, sua madre già al servizio della regina passa a far parte della corte dell'infanta Isabella Clara, fece i primi studi presso i Gesuiti, compì quelli classici all'Università di Alcalá de Henares e studiò teologia a Valladolid. Non bello e afflitto da una grave miopia, amico di Pedro Téllez-Girón terzo duca di Osuna, lo seguì prima a Palermo e poi a Napoli, e quando il duca vi fu nominato Viceré, ebbe la segreteria delle Finanze.
Tornato in Spagna nel 1634, si sposò con una vedova, Esperanza de Mendoza, dalla quale però si separò poco tempo dopo. Pur desiderando un amore ideale, disprezzava le donne e di fatto non ebbe mai una relazione duratura. Esplicò importanti missioni diplomatiche, in particolare presso la Repubblica di Venezia . Fu poi segretario del re a corte, ma ebbe a soffrire varie persecuzioni politiche: dapprima a causa dell'alterna fortuna del suo mecenate, indi a causa di un memoriale contro il re a lui attribuito. Imprigionato per quattro anni dal 1639, morì due anni dopo aver riacquistato la libertà.
Oltre ad avere un'ottima formazione umanistica, Quevedo conosceva perfettamente l'italiano, il francese, il latino, il greco, l'arabo e l'ebraico. Quando fu sospettato di aver preso parte ad una congiura contro Venezia, riuscì a fuggire travestito da mendicante senza essere riconosciuto grazie al suo perfetto accento italiano.
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14. Settembre 1584 – 8. Settembre 1645