Frasi di Geoffrey Chaucer

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“Lo stolto non sa tacere.”

“Quando aprile con le sue dolci pioggie ha penetrato fino alla radice la siccità di marzo, impregnando ogni vena di quell'umore che la virtù di dar ai fiori, quando anche Zeffiro col suo dolce flauto ha rianimato per ogni bosco e ogni brughiera i teneri germogli, e il nuovo sole ha percorso metà del suo cammino in Ariete, e cantando melodiosi gli uccelletti che dormono tutta la notte ad occhi aperti la gente è allora presa dal desiderio di mettersi in pellegrinaggio…”

“La vita è così breve, l'arte così lunga da imparare.”

“La grande pace si trova nelle piccole faccende.   citazione necessaria”

“I Canterbury Tales di Chaucer sono durati attraverso i secoli, mentre i prolissi poemi e racconti medievali sono finiti nei musei.”

“Il mondo non è altro che un viaggio di dolori.”

“Anche quando dormiamo o siamo svegli, vaghiamo e cavalchiamo, fugge il tempo e non aspetta nessun uomo.”

“Cos'è questo mondo? Cosa chiedono di avere gli uomini ?
Ora con il suo amore, ora nella sua fredda tomba
Tutto solo, senza alcuna compagna.”

“Soun is noght but air ybroken,
And every speche that is spoken,
Loud or privee, foul or fair,
In his substaunce is but air;
For as flaumbe is but lighted smoke,
Right so soun is air ybroke.”

“The firste vertue, sone, if thou wilt lere,
Is to restreine and kepen wel thy tonge.”

“He coude songes make, and wel endite.”

“Eke wonder last but nine deies never in toun.”

“In his owen grese I made him frie.”

“And for to see, and eek for to be seie.”

“Allas! allas! that evere love was synne!”

“What maketh this, but Juppiter the kyng,
That is prince and cause of alle thyng
Convertynge al unto his propre welle
From which it is deryved, sooth to telle,
And heer-agayns no creature on lyve
Of no degree availleth for to strive.

Thanne is it wysdom, as it thynketh me,
To maken vertu of necessity,
And take it weel, that we may nat eschue;
And namely, that to us alle is due.”