Frasi di Ivan Graziani

“Io vivo in un paese che confonde, e qualche volta sporca il mio cuore e la mia mente.”

“La chitarra va amata come forme, se non ami questo lascia perdere. È come una donna, già il nome è al femminile. La chitarra non è il mandolino, il basso, il clavicembalo, il pianoforte, il trombone: è la chitarra. E poi, guarda caso, ha un buco in mezzo. La chitarra ti prende perché è avvolgente, è calda e poi è comoda. Te la porti al mare, in montagna, in macchina: prova a rimorchiare al mare con un pianoforte, portatelo sulla spiaggia. Voglio vedere come cazzo fai.”

“Io credo di avere la voce di una bimba perversa. Ma soprattutto di usare la voce come uno strumento, spesso duello col pianoforte.”

“Non ne ho neanche uno dei miei. Anzi no, conservo "I lupi" perché ci sono particolarmente legato: ha rappresentato una grossa rivalsa per me quel disco.”

“Mentre di là nella sala si gioca alle carte, coi volti infuocati ed i nasi paonazzi, e le bocche allargate a masticare canditi, e gli occhi annacquati dal vino bevuto. Ed io ucciso di noia sto a contare le ore. Pensa un po' che Natale.”

“Signore, è stata una svista, abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista.”

“Vita, vita, e che non si dica che io non ti ho vissuta mai vita, vita, sei la mia vita anche diversa ti amerei, vita.”

“Un vero chitarrista muore, deve morire sul palco.”

“Che posso fare, tu che puoi fare, se navighiamo in senso inverso in mezzo al mare? Tu sei libeccio ed io maestrale. Son sempre venti sì, ma non è uguale.”

“Lei diceva sempre che l'amore è un dono degli dei, è una colomba che si posa sul tuo cuore.”

“E se continuo a bere i miei liquori inquinati, è vero che quei giorni non li ho dimenticati.”

“E questa rabbia che ci tiene insieme ci lega più di un fascio di catene.”

“Come un illuso io vorrei che fosse vero che ogni mano che apre il tuo ventre fossi tu a partorirla.”

“E sei così bella che più bella non c'è e sei così dolce che più dolce non c'è. E sei così quieta quando parli di noi che m'incanto a guardarti, da non credere sei.”

“Non è un delitto essere il migliore vedere dove gli altri non san vedere fiutare il vento come un animale e avere un'anima senza frontiere. Non è un delitto essere sicuri là dove gli altri possono sbagliare aver ragione sempre, che ci vuoi fare non è un delitto essere il migliore non è un delitto, no.”

“Ieri ho sognato un giardino, nel sogno con me c'era un uomo. Lui mi voltava le spalle solo perché non vedessi il suo viso.”

“[Sulla discografia] È una specie di colonia. Poche persone a imporre i gusti a tutti. E a smorzare tanti entusiasmi. Se dovessi smettere di suonare? Mi metterei a incartare caramelle. Non è una battuta. Sono uno specialista.”

“A me della politica non me ne può fregare di meno. Mi interessa, invece, raccontare storie che toccano il sociale. C'è una bella differenza.”

“Io la forza del mio lavoro, l'essenza di quello che ho messo nelle mie canzoni in gran parte la devo a Teramo, alla gente tra cui sono cresciuto.”

“Venti giorni di fuga e neanche un appello per radio. Evidentemente mia madre non è neanche una buona padrona: perfino per i cani smarriti si fanno appelli per radio. Ma io no, non ho imparato a leccare bene la mano di chi mi dà da mangiare.”

“Le disgrazie altrui sono un ottimo incentivo ad assumere atteggiamenti democratici che ci fanno apparire migliori.”