Publilio Siro: Frasi popolari (pagina 29)

“Le parole dei vecchi sono ritenute da tutti un saggio consiglio.”
Quod senior loquitur, omnes consilium putant.

“Misero colui che è attaccato da chi dovrebbe difenderlo.”
Quam misermm est, ubi te captant, qui defenderint!

“Ciascuno lodando ciò che ama, lo raccomanda a sé stesso.”
Quod quisque amat, laudando commendat sibi.

“È male lamentarsi di chi ci è caro.”
Quem diligas, etiam queri de ipso malum est.

“Chi viene per nuoce viene sempre con premeditazione.”
Qui venit ut noceat, semper meditatus venit.

“Chi saprebbe chi è infelice se il dolore fosse muto?”
Quis miserum sciret, verba nisi haberet dolor?

“È dolorosissimo quel male, che, cessato, si rinnova.”
Quam miserum est, cum se renovat consumptum malum!

“Un peccato è tanto più vergognoso quanto più tardi viene commesso.”
Quanto series peccatur, tanto incipitur turpius.

“Come guardarsi da chi una cosa pensa e un’altra ne dice?”

“Chi serve contro la sua volontà, si rende infelice, ma rimane servo.”
Qui invitus servit, fit miser, servit tamen.

“Le cose da temersi ti colgono se non stai in guardia.”
Quod est timendum decipit, si neglegas.

“Per quanto aspro un ammonimento non fa male a nessuno.”
Quamvis acerbus, qui monet, nulli nocet.

“È ridicolo perdere un innocente per odio verso il colpevole.”
Ridiculum est odio nocentis innocentiam perdere.

“Ai re capita molto di peggio che a chi li serve.”
Regibus peius est multo quam servientibus.

“È meglio estirpare i delitti che i delinquenti.”
Res optima est non sceleratos exstirpare, sed scelera.

“L’adolescenza si guida con la ragione, non con la forza.”

“Il rimandare va bene solo quando si è arrabbiati.”
Rei nulli prodest mora nisi iracundiae.

“L’accusato innocente teme la sorte, non i testimoni.”

“Ciò che deve esserti caro a lungo deve essere raro.”
Rarum esse oportet, quod diu carum velis.