“Una fotografia. Ritrae due ragazzi, maschio e femmina, abbracciati e sorridenti, indossano stupide magliette con Snoopy disegnato sulla pancia. Avranno al massimo diciassette anni, felici in maniera imbarazzante. I lunghi capelli neri di lei sono mossi dal vento, lentiggini e occhi azzurri, sullo sfondo un mare blu. La ragazza non so chi sia, una volto sconosciuto. Il viso del ragazzo è familiare. Il taglio degli occhi, il mento aguzzo, il naso che tende a sinistra: sono io, almeno venti chili prima di oggi. Non riesco a ricordare la ragazza; mentre il rasoio passa sulle mie guance intuisco nel viso solcato dalle rughe la pelle liscia del ragazzo nella fotografia. Stringo il nodo della cravatta e so che quella maglietta di Snoopy era l'indumento migliore della mia adolescenza. Con la fotografia in tasca, il vento tra i capelli radi, spingo l'acceleratore dell'Alfa spider verso l'ufficio…”